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Post N° 294


 Svuotare  il mercato della Montagnola.MISSION  IMPOSSIBLE??? Non per noi!Dopo varie peripezie che non mi hanno tolto il buonumore,  le ragazze mi sostenevano a distanza,  sono arrivata a Bologna. E qui l’incontro.Con Ody è stato amore a prima vista.Parole grosse,  urka,  ma non ne trovo altre per descrivere la mia sensazione.  Quel che è nel blog,   lei  è tale e quale.Determinata,  con una dolcezza di fondo,  e non perde mai il controllo della situazione.  Mille occhi per tenerci d’occhio tutte.  Ehhehe,  4 figli sono un buon allenamento……Si potrebbe pensare che i figli siano stati l’argomento di conversazione principale …SBAGLIATO,  SBAGLIATISSIMO.Abbiamo parlato di noi,  cose serie e frivolezze,  tutte al femminile,  cioe con intelligenza,  competenza e  arguzia.Ma andiamo con ordine,  che sennò mi perdo,  come ho fatto spesso ieri tra i banchetti.
Ody si presenta all’appuntamento con un carrello rinforzato,  da veterana.  Si capisce subito che la ragazza ha la stoffa giusta e tutti i requisiti per entrare a pieno titolo nel club dei sabati in Montagnola.Margi invece mi delude.  Ha lasciato a casa il suo carrello da battaglia e nell’attesa ne ha comprato uno carino sì,  ma assolutamente inadatto ai suoi acquisti.  Se non temessi di offendere la sua fama di shopping-atrice estrema,  direi che ha scelto un carrellino da pivellina,  inadeguato!  Infatti dopo un po’  cede,  il carrello;  Margi invece non demorde e continua a stracaricarlo nonostante le rotelline protestino e non ne vogliano più sapere di girare.  Imperterrita lei  lo prende per un orecchio,  pardon, il manico,  e come un ragazzino recalcitrante lo trascina ovunque.Il mio carrello invece,  come un mulo da soma rassegnato, non protesta quando lo riempio con un cappotto,  due maglioncini di angora sul rosso che sono un amore,  una giacca peruviana caldissima,  una giacca tirolese rossa,  un paio di scialletti per mia mamma,  un cappello per il maritozzo,  una borsa che pare una carta geografica dell’Africa,  manca solo la scritta ‘Hic sunt leones’ …., e via comprando.  Temo di aver perso il conto,  so solo che ho esaurito il budget assegnato e ho intaccato pesantemente le mie riserve.A pranzo dal cinese,  solite chiacchiere e confidenze fra buonissimi ravioli al vapore,  involtini primavera,  riso in varie combinazioni,  spaghetti di soia ecc ecc.Devo dire che ci siamo limitate ad antipasti e primi,  non siamo riuscite ad affrontare i secondi.A tavola si era unita a noi Amoildeserto, che avevo conosciuto leggendola da Margi e attraverso la foto di quello sconosciuto in Yemen.Quante risate,  chissà se a centinaia,  forse migliaia di km. il tizio avrà sentito le orecchie fischiare. Io penso di sì.Il bello di tutto questo è che con le new entry nel nostro Sabato siamo state benissimo.  Ody è come il suo blog,  signorile calma apparente ma con il fuoco sotto,  di una bellezza che fa pensare all’arte di cui ama parlare con grande competenza. Amildes invece  è esplosiva, si sente una grande energia che vuole esplodere e trovare la sua direzione.  Anche lei molto bella e spontanea,  con occhi perforanti che rimangono impressi.Naturalmente abbiamo parlato di Malene,  come ancora si potrebbe aiutarla.  Questa mamma e il suo ragazzo sono nel cuore di tutte noi.Dopo pranzo,  ultimo giretto al mercato e poi verso la stazione.Ormai è una routine.  Sedermi in treno,  scambiare un messaggio per dire che tutto va bene e splonfffff,  addormentarmi.La signora che mi era seduta davanti mi ha detto che il controllore è passato e non ha avuto cuore di svegliarmi per chiedermi il biglietto.Forse ha avuto pietà di me, ma io preferisco pensare che abbia visto la mia faccia onesta. See you soon girls,  a dicembre!