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Post N° 554


Comfort  ZoneE per restare in tema di amicizia …. Ottobre è stato un mese intenso di emozioni,  cambiamenti, tensioni, assestamenti, impegni e anche qualche soddisfazione, che non guasta.Venerdì 26  ho parlato di fronte a una platea di circa 150  persone.Avevo capito che erano 400  e passa, invece quello era il numero complessivo, perché vi saranno 3 edizioni di questo corso di aggiornamento sull'immigrazione, quindi erano solo 150.Ma la tremarella era la stessa e meno male che ero seduta così non si vedeva come mi tremavano le gambe (in passato m'era capitato di insegnare ancora, ma mai con così tanta gente).La presentazione è andata bene. Qualche intoppo, risolto, con le diapositive di power point, ma per il resto tutto OK, mai impappinata.Ero tranquilla, sapevo di essere preparata e anche le domande finali del pubblico non mi hanno impensierita. Il mio strizzacervelli personale, quello con cui da anni ho continue e proficue sedute
, mi sprona sempre ad ampliare la mia comfort zone: l'area della mia sicurezza, quella in cui sto bene perché so far bene quel che devo fare, non mi è richiesto nulla oltre le mie capacità, sono tranquilla, ma non progredisco. Se prendo 2 assi  (mmmm, da stiro?), che chiamerò effe ed esse, che mi stanno sinpatiche, ad indicare uno il tempo e l’altro le mie abilità, posso dimostrare visivamente quel che intendo dire.E siccome sono scarsetta in disegno, molto lo devo lasciare all’immaginazione e al buon cuore di chi legge.Prima della prova la mia CZ è così
dopo aver superato la prova la CZ diventa così
Ringrazio l'amico che mi ha dato una spintarellona aiutandomi con power point, insegnandomi con pazienza, rispondendo alle mie domande con cortesia, nonostante la loro stupidità, rassicurandomi, incoraggiandomi gentilmente
  fino all’ultimo sms ‘Oggi farò il tifo per te’La mia comfort zone si è allargata perché:1)      ora la folla mi spaventa meno e ho vinto la mia paura di parlare in pubblico;2)      ho fatto delle telefonate ‘di servizio’ e ho vinto la mia avversione per il telefono;3)      ho verificato che l’amicizia non è solo blablabla, ma concretamente darsi una mano, anche fra bloggers;4)      ho imparato a usare meglio power point e altri programmi per le foto;5)      è cresciuta la mia fiducia in me stessa;6)       mi sento pronta a spiccare il balzo verso la prossima sfida, l'area a pois rossi.URKA,  mica male per una casalinga imbranata come me.
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