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Giusto gd, per l'assunzione di comunitari basta il nulla osta e per i neocomunitari sono pochi i lavori che gli sono preclusi fino al 31 dicembre. La piaga del lavoro nero c'è, è una piaga mortale, nel senso più vero della parola. Ricordo che pochi mesi fa sono morti due ragazzi di 23 e 24 anni, rumeni, ustionati in un altoforno della provincia. Guarda caso era il primo giorno di lavoro! E sappiamo benissimo che è una balla, perché la normativa prescrive che la comunicazione di avvio al lavoro deve essere inviata il giorno prima dell'effettivo inizio del lavoro. E' una norma piccola piccola a costo zero introdotta per contrastare quest'abitudine di dimenticare di inviare la comunicazione. Ma nn basta. Gli ispettori del lavoro sono pochi, la maggior parte dei controlli è lasciata allo SPISAL delle ASL che sono sotto organico, perché da anni nn possono assumere personale. Da noi, sui 20 in pianta organica, ce ne sono 10. E così è limitato quel che possono fare. Vedono anche loro che c'è il fuggi fuggi quando entrano in un cantiere, che il numero dei presenti nn corrisponde al numero di quelli elencati nel libro paga (che ha un nome speciale che nn ricordo. Non è la mia materia questa del lavoro). Ma sono i lavoratori stessi a nascondersi, perché nn vogliono perdere il lavoro. Per nn parlare di appalti e subappalti. Con l'ingresso in UE anche le ditte rumene e bulgare possono partecipare alle gare in UE, e ne stanno vincendo parecchie perché hanno prezzi concorrenziali (sui risultati e qualità dei lavori nn so, nn c'è ancora storico sufficiente per conoscerli). Così abbiamo ditte rumene che assumono lavoratori rumeni, che pagano i contributi nel loro paese. Però dimenticano l'assistenza qui, che giustamente nn è a carico nostro, essendo loro assunti da una ditta rumena. Col subappalto, nonostante regole che stabiliscono la responsabilità dell'appaltatore, succede di tutto. Mi è capitato quest'estate un ragazzino rumeno, un minore (tanto per parlare d'infanzia). Io tengo il mio cellulare sulla scrivania. E' vecchio, ammaccato, graffiato, ma la sua funzione la fa, per cui nn lo cambio (ci ho messo un anno a imparare a usare questo ....). Mi entra sto ragazzino, lo guarda e mi dice 'Tu sei più povera di me'. E io 'Cosa te lo fa pensare?' Lui 'Guarda che schifo di cellulare hai' e mi mostra il suo, ultimo modello, che fa foto, canta e balla, nn so che altro. Incuriosita, e temendo il peggio, gli ho chiesto quanto costasse e come lo avesse pagato. Con orgoglio mi ha detto la cifra spropositata e mi ha detto che lui lavorava. Di notte, in autostrada, a riasfaltarla. Credo fosse un subappalto. Nessuna garanzia, niente. E questo almeno aveva un lavoro. Certamente sarebbe utile insegnargli a gestire i suoi guadagni, visto che nn gli erano rimasti nemmeno i soldi per comprarsi un'aspirina. Vabbeh, mi sono persa nelle chiacchiere. Penso che questa si possa considerare una risposta cumulativa a quel che avete detto. Su Cofferati, citato da Miti, vorrei aggiungere che ha premurosamente contattato il nostro sindaco per assicurarsi che la nostra città offrisse una casa del comune ai genitori dei bambini. Ecco, questa è stata la beffa maggiore, secondo me. Brucia la baracca e vinci una casa (offerta da un'altra città). Ciao