Raggio di Sole

Le ronde nere sbarcano a Roma


ROMA (5 luglio) - Dopo la parata di Milano, le famigerate "ronde nere" si sono presentate anche a Roma, sotto la denominazione ufficiale di "squadre della Guardia Nazionale", con tanto di divisa che si richiama chiaramente a camicie grigie, nere e brune di triste memoria: stemma tricolore, aquila appuntata al petto con su scritto SPQR. «Le divise potranno anche fare a meno dei simboli dei partiti ma l'Aquila non si tocca perché è la nostra storia», è una delle perle sentite durante la presentazione. Dotazione prevista: spray urticante e torce.Saluto del legionario al ritorno dell'impero romano. Alla presentazione la presidente nazionale dell'Msi-Destra Nazionale, Maria Antonietta Cannizzaro: «Anche se le chiamano così le nostre non sono ronde nere, anche perché le nostre divise non sono nere ma ocra come quelle dell'esercito italiano». Saluto del legionario e braccio disteso con tre dita aperte (ad inneggiare al «ritorno per la terza volta dell'Impero romano») i nuovi volontari della Guardia Nazionale italiana mirano a «portare la sicurezza nella Capitale, soprattutto - spiega la loro presidente - nelle zone più periferiche e abbandonate. Saremo operativi non appena verrà pubblicato il decreto sicurezza sulla Gazzetta ufficiale, tempo una trentina di giorni».«Oggi abbiamo presentato i volontari della guardia nazionale che opereranno su Roma - spiega la Cannizzaro - Eravamo presenti io, il presidente del partito nazionalista italiano, nonché ideatore della guardia nazionale, Gaetano Saya e una quindicina di volontari. A Roma e nel Lazio però sono centinaia i volontari che hanno fatto richiesta di unirsi a noi». Saya è un militante di destra rinviato a giudizio nel 2004 per propaganda di idee fondate sull'odio razziale e nel 2005 ai domiciliari per aver creato all'interno del Dipartimento studi strategici antiterrorismo una sorta di "polizia" parallela.Le ronde nere erano già state presentate in pompa magna a Milano, fra un saluto fascista e un altro. Le procure di Milano e Torino avevano avviato indagini, mentre il ministro Maroni il 15 giugno le aveva definite impossibili e il sindaco Alemanno aveva parlato di «cosa indecorosa e vergognosa».«Più che ronde sembrano squadracce e speriamo che le istituzioni lo capiscano per tempo», è il commento dell'assessore regionale alla sicurezza Daniele Fichera.