Raggio di Sole

A pensar male si fa peccato ma non si sbaglia mai!


Virus A, affari d'oro per Big PharmaIl vaccino vale 10 miliardi di dollariForse, alla fine, la pandemia non ci sarà. Forse, il vaccino arriverà troppo tardi. Ma i soldi, nelle casse di Big Pharma, chiamata in fretta e furia a preparare l'antidoto, stanno già entrando a fiumi. È un business da 10 miliardi di dollari: la paura non conosce recessione. Anche se ogni singola dose di vaccino è destinata a costare una decina di euro, infatti, è il volume delle vendite a fare massa. Una delle maggiori banche d'investimento mondiali, J. P. Morgan, ha calcolato che i governi dei vari paesi abbiano già prenotato almeno 600 milioni di dosi. Per un controvalore di 3 miliardi di euro. J. P. Morgan stima che, alla fine, ai 600 milioni di dosi già prenotate se ne sommeranno altri 350 milioni, per un'ulteriore fattura di oltre 1,8 miliardi di euro. Di fatto, per Big Pharma è un affare a colpo sicuro. Il miliardo di dosi prenotate, o in via di prenotazione, è largamente insufficiente a coprire una popolazione mondiale che sfiora i 7 miliardi di persone. Ma è anche, più o meno, il massimo che gli impianti attuali possano produrre. Non ci saranno rimanenze di magazzino. A spartirsi questo imponente business dell'influenza suina è un ristretto gruppo di giganti dell'industria farmaceutica: GlaxoSmithKline, Sanofi Aventis, Novartis, Astra Zeneca. Accanto ai vaccini antinfluenza ci sono, però, anche le medicine per chi, l'influenza, l'ha già presa. Anche qui, è Big Pharma a dominare il mercato. Complessivamente, oltre 2 miliardi di euro. Fra vaccini e medicine, il rischio pandemia vale, per Big Pharma, circa 10 miliardi di dollari. Di contro, senza i grandi nomi dell'industria farmaceutica, probabilmente, non ci sarebbero né le medicine, né la speranza del vaccino. Nel 2004 le vendite complessive di vaccini in generale - non solo per l'influenza - raggiungevano appena gli 8 miliardi di dollari, meno degli incassi di un singolo farmaco fra i più diffusi. Poi, alcune aziende hanno scoperto che, con i vaccini, si possono far soldi. Senza questa concentrazione di mezzi e di ricerca, non ci sarebbero oggi le risorse industriali per una risposta rapida all'emergenza pandemia.