Raggio di Sole

Difficile in questo periodo distinguere un quotidiano da una rivista di gossip


Feltri attacca Boffo, la Cei lo difendeBerlusconi: «Mi dissocio dal Giornale»L'ex direttore di Libero contro quello di Avvenire: non ha titoli morali per giudicare il CavaliereIl Giornale, quotidiano della famiglia Berlusconi, attacca il direttore di Avvenire, quotidiano della Conferenza episcopale italiana. Scuote gli animi tra i cattolici del centrodestra e provoca l'immediata reazione della stessa Cei, che conferma la sua fiducia nel direttore sottolineando che il quotidiano è «da lui guidato con indiscussa capacità professionale, equilibrio e prudenza». E lo stesso Silvio Berlusconi, dopo una mattinata di polemiche, ha diffuso una nota nel pomeriggio per prendere le distanze da Feltri.LA VICENDA GIUDIZIARIA - «Il supermoralista condannato per molestie» titola in prima il Giornale richiamando una vicenda giudiziaria che ha visto coinvolto Boffo tra il 2001 e il 2002 e che ha avuto come epilogo un rinvio a giudizio - riferisce il quotidiano di Feltri - disposto dal Gip del Tribunale di Terni il 9 agosto 2004. Alla base della vicenda ci sarebbe la querela di una signora di Terni «destinataria di telefonate sconce e offensive e di pedinamenti volti a intimidirla, onde lasciasse libero il marito con il quale il Boffo, noto omosessuale già attenzionato dalla polizia di Stato per questo genere di frequentazioni, aveva una relazione». Il Giornale riferisce che Boffo chiese il patteggiamento pagando poi un'ammenda di 516 euro. La notizia dà allo stesso Vittorio Feltri lo spunto per un duro editoriale in cui parla di come Avvenire «ha messo mano al piccone per recuperare materiale adatto a creare una campagna moralistica contro Silvio Berlusconi, accusato di condurre un'esistenza dissoluta in contrasto con l'etica richiesta a una persona che ricopra incarichi istituzionali». Per il direttore del quotidiano è venuto il momento di «smascherare» quelli che definisce «moralisti privi di titoli idonei» e questo «affinché i cittadini sappiano da quale pulpito vengono certe prediche».