Raggio di Sole

L'amico Putin prima di tutto


Berlusconi annulla l'incontro col re - La Giordania protesta con la FarnesinaIl re di Giordania Abdallah e sua moglie la regina Rania hanno appena lasciato Milano, l'ultima tappa del loro viaggio in Italia. Una “visita di Stato”, ovvero un impegno al massimo livello del protocollo e della formalità, funestato da un brutto incidente diplomatico per cui il re ha protestato col governo italiano. Martedì sera, a poche ore da un appuntamento fissato da mesi, il presidente del Consiglio Berlusconi ha fatto sapere al re e alla regina che non avrebbe più potuto ospitarli a pranzo a Villa Madama come era stato previsto. Per “sopravvenuti impegni”, ovvero per la convocazione dell'incontro con Vladimir Putin a San Pietroburgo, Berlusconi ha dato “buca” ai sovrani hascemiti, promettendo che un nuovo incontro ci sarà «presto». Mercoledì in fretta e furia il Cerimoniale della Repubblica ha dovuto far fronte a quello che per un diplomatico «è la peggiore gaffe diplomatica messa a segno dal governo italiano»: il re e la regina, infatti, non avevano nessuna autorità, nessun ministro, nessuno che li invitasse a pranzo. E' stato cercato in fretta e furia un ristorante per organizzare un programma alternativo. Re Abdallah ha verificato la gravità dell'affronto quando i suoi collaboratori gli hanno spiegato che Berlusconi se n'era andato in Russia per incontrare Putin e gli hanno fatto vedere le foto degli incontri. Il re si è infuriato, ha protestato con Palazzo Chigi e con il Ministero degli Esteri. Tra l'altro i siti di news del mondo arabo si sono accorti molto bene della scortesia di Berlusconi: «I problemi di Berlusconi sono tanti e complicati, perciò non ha potuto vedere il re Abdallah» titola  un sito web molto seguito in Giordania. I media ufficiali giordani hanno solo ripreso il comunicato ufficiale che parlava di «sopravvenuti impegni del presidente del Consiglio italiano». Ma su Internet il termine “impegni” scatena qualche ironia: viene fatto notare «l'imbarazzante silenzio ufficiale da ambo le parti sulle ragioni del rinvio tra il nostro sovrano e la più alta carica del potere esecutivo italiano, rinvio da attribuire alla piramide di problemi che sta affrontando Berlusconi».«Una piramide - scrive il corrispondente da Londra - in cima alla quale siede su un grande impero mediatico e sportivo pieno di problemi interni e di conflitti con tutto il panorama politico del paese». Un panorama di conflitti con «la giustizia e la Suprema corte costituzionale, passando per i media e i giornali, per non parlare dei suoi problemi familiari che hanno visto sua moglie chiedere pubblicamente il divorzio per il suo coinvolgimento in scandali con minorenni e ragazze da divertimento».