Il direttore del Giornale sospeso per sei mesi dall'Ordine dei Giornalisti della Lombardia "Ha intaccato la fiducia tra stampa e lettori" Il caso Boffo. Il procedimento nei confronti di Feltri era stato avviato dopo i casi Boffo e Farina e dopo la pubblicazione di un articolo sul presidente della Camera Gianfranco Fini. L'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha diffuso le motivazioni che hanno portato alla sospensione: le sanzioni riguardano la vicenda Boffo e il cosiddetto caso Farina. Il direttore de Il Giornale è stato invece assolto per il caso del pezzo pubblicato su Fini, poiché "ha agito nell'ambito del diritto di cronaca e di critica". Il consiglio dell'Ordine dei Giornalisti, per quanto riguarda il caso Boffo, "ha comminato la sospensione di sei mesi a Vittorio Feltri per la pubblicazione di una serie di articoli in cui ha attribuito - falsamente - al tribunale di Terni informazioni non vere, relative al collega Dino Boffo (ex direttore dell'Avvenire) violando gli articoli 2 e 48 della legge istitutiva dell'Ordine, la n.69 del 1963 e la Carta dei Doveri del giornalista che prevede la pubblicazione di notizie vere e verificate, il dovere dell'attendibilità della fonte e la rettifica tempestiva in caso di notizie pubblicate inesatte". Secondo l'Ordine della Lombardia, "il comportamento di Feltri ha violato non solo la dignità e l'onore del collega Boffo, ma ha anche compromesso il rapporto di fiducia tra stampa e lettori". Il caso Farina. Sul caso Farina infine (l'ex vicedirettore de Il Giornale sospeso a vita dall'Ordine dei giornalisti) l'organo di autocontrollo dei giornalisti lombardi ha comminato la sospensione di 2 mesi allo stesso Feltri "per aver consentito, fermo restando il diritto sancito dall'articolo 21 della Costituzione, nella sua qualità di direttore responsabile, prima di Libero e poi de Il Giornale, la pubblicazione di circa 270 articoli a Renato Farina, ex giornalista radiato dall'Ordine". E ciò "consentendo a Farina di eludere gli effetti del procedimento inflittogli dallo stesso Ordine professionale".
Ah, be'
Il direttore del Giornale sospeso per sei mesi dall'Ordine dei Giornalisti della Lombardia "Ha intaccato la fiducia tra stampa e lettori" Il caso Boffo. Il procedimento nei confronti di Feltri era stato avviato dopo i casi Boffo e Farina e dopo la pubblicazione di un articolo sul presidente della Camera Gianfranco Fini. L'Ordine dei giornalisti della Lombardia ha diffuso le motivazioni che hanno portato alla sospensione: le sanzioni riguardano la vicenda Boffo e il cosiddetto caso Farina. Il direttore de Il Giornale è stato invece assolto per il caso del pezzo pubblicato su Fini, poiché "ha agito nell'ambito del diritto di cronaca e di critica". Il consiglio dell'Ordine dei Giornalisti, per quanto riguarda il caso Boffo, "ha comminato la sospensione di sei mesi a Vittorio Feltri per la pubblicazione di una serie di articoli in cui ha attribuito - falsamente - al tribunale di Terni informazioni non vere, relative al collega Dino Boffo (ex direttore dell'Avvenire) violando gli articoli 2 e 48 della legge istitutiva dell'Ordine, la n.69 del 1963 e la Carta dei Doveri del giornalista che prevede la pubblicazione di notizie vere e verificate, il dovere dell'attendibilità della fonte e la rettifica tempestiva in caso di notizie pubblicate inesatte". Secondo l'Ordine della Lombardia, "il comportamento di Feltri ha violato non solo la dignità e l'onore del collega Boffo, ma ha anche compromesso il rapporto di fiducia tra stampa e lettori". Il caso Farina. Sul caso Farina infine (l'ex vicedirettore de Il Giornale sospeso a vita dall'Ordine dei giornalisti) l'organo di autocontrollo dei giornalisti lombardi ha comminato la sospensione di 2 mesi allo stesso Feltri "per aver consentito, fermo restando il diritto sancito dall'articolo 21 della Costituzione, nella sua qualità di direttore responsabile, prima di Libero e poi de Il Giornale, la pubblicazione di circa 270 articoli a Renato Farina, ex giornalista radiato dall'Ordine". E ciò "consentendo a Farina di eludere gli effetti del procedimento inflittogli dallo stesso Ordine professionale".