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Vent'anni dopo  di Cassandra Venturini

Post n°18 pubblicato il 04 Gennaio 2009 da cassanaluce

Vent’anni! Cosa sono vent’anni di fronte all’eternità?

Forse un battito di ciglia. Quanto possono incidere su una vita?

Vent’ anni sono un sacco di tempo, circa 7.300 giorni, 175.200 ore, 10.512.000 minuti

e un’infinità di silenzi, un mare di vuoti che si sono consolidati con la mia anima.

Vent’anni senza un volto, senza una voce, solo immagini di bimba ferita che si formavano nella mia mente, avida di te.

Non ho mai avuto quello che mi spettava di diritto: un padre, e vent’anni ahimè, sono in ogni caso un quinto di secolo, forse un nulla davanti all’eternità, ma rispetto ad un solo destino possono valere quanto una vita intera!

E adesso?

Tu vuoi ricostruire, non ti passa neanche per l’anticamera del cervello che è come illudersi di creare un castello sopra un monte di vento?

Ormai, da tempo, le favole hanno lasciato il posto alla realtà.

Io non lo so chi sei, cosa posso volere o pretendere da te, e tu, da me.

Sei sempre stato solo un fantasma, un buco enorme nella mia vita che ora si è materializzato.

Conoscendoti non so come sarai e quali considerazioni farò su di te, ma sai una cosa, sinceramente non so nemmeno quanto m’importa il tuo sentire, quello che invece m’inquieta è il mio pensiero, le mie emozioni e le sensazioni e la rabbia dei non ricordi.

E’ tutto così strano e nuovo, ed anche se nella mia mente vaga un solitario senso di cose vecchie, cose da sistemare, da fare, permane e sovrasta sopra ogni cosa invadente e pesante il vuoto, sopra la tua fragile ed ambigua immagine di chi non ha nemmeno un filo dietro cui nascondersi.

Gli occhi della mia anima ti stanno scrutando, ti guardano dall’alto al basso e non riesco a vedere null’altro che quella particella di vita che ha in sé parte dei miei cromosomi.

E’ vero, la linea dei miei occhi è uguale alla tua, ed anche la smorfia del mio sorriso è simile alla tua, ma dietro a questo, nel mare dei tuoi pensieri, nel cielo delle tue emozioni, io, in quel tuo mondo non ci ho mai messo piede, e neanche tu nel mio.

Una membrana oscura mi divide da te, e non è altro che quest’abisso di vent’anni passati da sola nel mio mondo, in quel mondo dove le figlie hanno solo le madri che lottano e vivono per loro.

E’ stata dura sai! Ti rende diverso dagli altri, dalle altre bambine che alla sera hanno il loro papà che le prende in braccia e le coccola.

E’ stata dura sai! Ma tu, davvero non ci hai mai pensato?

Ed ora? Adesso ho i miei vent’anni, con i calli nel cuore, con una scorza nell’anima che comunque profuma d’arancio, ma con quel vuoto enorme che mi ha accompagnato fino ad ora, quel vuoto dove navigano sperdute tutte le mie incertezze, sei tu.

 

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Commenti al Post:
ciao_66
ciao_66 il 08/01/09 alle 17:34 via WEB
ciao cassandra, passeggiando per i blog mi sono imbattuto nel tuo sorriso naturale, diretto, seducente, non contraffatto. Devo dire che apprezzo ed invidio come disegni il tuo profilo emozionale sul blog, una figura chiara che si specchia per capirsi e magari sentirsi più leggera. Anche io amo scrivere, ma poco vi riesco, poco mi applico. Tu di che scrivi? Recentemente mi è capitato di liberarmi di un gran peso semplicemente scrivendo una mail, la definirei una mail amica che si è onerata del torpore che il mio cuore teneva nascosto sotto i vestiti. Penso che il tuo blog abbia per te anche questa funzione. Io non ho capito se tu sia in procinto di rivedere il babbo o se sia solo un desiderio molto combattuto fra un rancore istintivo e la volontà mentale e nobile di cercare o voler capire l'altro e di pensare che esistano, pur non vedendole, altre ragioni oltre alle nostre ragioni. Ti posso però dire che ho un'amica che ha conosciuto intorno ai 35 anni suo papà e i suoi fratelli e hanno saputo tutti insieme ricompattarsi al punto che ora lei dice: vedi, NOI siam fatti così. Ciao Cassandra, piacere grosso è stato l'averti incrociata. Dante
 
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Un blog di: cassanaluce
Data di creazione: 16/12/2008
 

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