IO E I MIEI COCCI

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Si può stare seduti su una sedia di legno, su un terrazzo a un pelo dall’acqua del lago ad osservare anatroccoli correre dietro la loro mamma e sapere perfettamente qual è il senso della vita.Perlomeno di quella giornata.Stare in pace con se stessi e col mondo soltanto seguendo per decine di minuti le vele piene di vento che ti passano davanti.Dopo le ultime settimane piuttosto travagliate, avevo bisogno di guardarti un po’ da lontano, tenere le distanze, anche se “ravvicinate”. Ma non è che sia tanto brava.Mi punge sempre la gola quando mi sembra ci sia qualcosa di irrisolto tra me e te.Ho bisogno di dirtelo, di liberare da queste nuvole le nostre ore. Probabilmente ti stufo, mi respingi, mi allontani.Io mi sento fragile come  gli animaletti di cristallo che vendono a Murano.Non posso avere cose “sospese” con le persone che amo.Non so se basta un fine settimana al lago per dipanare le matasse.Desidero vederti sereno e – almeno qualche volta – felice. Per quanto la felicità sia una serie di attimi. Te li vorrei regalare questi attimi. E vorrei sapere come si fa a far tornare il mio ragazzo, vivo ed attento a tutto.Sono accanto a te, spero tu mi senta.