IO E I MIEI COCCI

PARTO.


Sono stati giorni difficili per la nostra scelta.Mi hanno messa in seria crisi. Ho pianto una mole di lacrime da non credere.Ma dal momento che forse – al contrario di quello che dicono loro – non sono così insicura, dopo la tempesta, la quiete: ho avuto conferma della mia interezza e della mia integrità.Sono un ossimoro vivente.Sono un ossimoro riccio che respira le sue insicure certezze e si sente “robusta” anche nella sua fragile forza.Le stanze, qui, riecheggiano di uno strano silenzio.. se ne sono andati tutti e anche i corridoi son rimasti vuoti.Non abbandonerò la mia casina, poco importa se qualcuno leggerà il mio blog – che lo scrivo a fare se poi non voglio che lo si legga – e poco importa anche se il sigLibero non si è proprio comportato a modino. Affatto.In questo momento della mia vita è l’ultimo pensiero che ho.Però mi mancate, exabitantiLiberi: una rimpatriata, no? Uf.Intanto vado a ristorarmi, fisico e cuore, a Firenze.Finalmente.