io e cassandra

Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.


 La colpa è davvero mia. Soltanto.Mi sono fidata.Mi sono fidata di parole, discorsi fatti bene, ma solo in teoria. Praticamente imbrogli sentimentali.E' stato così per tante cose, ma con voi mi dispiace davvero.  Quello che in tutto questo disturba più di ogni altra cosa è la mancanza di oggettività, l’incomprensione, e non la mia. L’assoluta indisponibilità all’ascolto, la pratica di tutto ciò di cui si accusa l’altro e la negazione che fosse così. La damnatio memorie riservata ad una persona o più, un’epoca, degli eventi di cui, sembra, non resti nulla.Ho sentito il sapore acre della bile nelle vostre parole, non potrò mai più credere ai vostri appellativi affettuosi. Me ne duole a morte, mi mancherà, come da tempo mi manca, il vostro abbraccio sincero e il ricambiarlo gonfiando il mio di tutto il mio amore, come la confidenza semplice e limpida, ma “Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce”. E  voi non conoscerete mai la portata immensa di questo dolore. Non siete madri, non so se lo sarete mai, visto la vostra tendenza ad escludere più che includere, non capirete, mai. Non mi resta neanche questa speranza dunque, il tempo futuro è vuoto come il presente in questo senso. Ho provato diverse volte a farmi ascoltare, a tentare un ulteriore chiarimento dei pensieri, delle situazioni, se mai ce ne fosse stato bisogno dopo i fiumi di parole (secondo voi non supportati da comportamenti coerenti) già effusi nel passato. Non per difendere nessuno, né per accusare alcuno. Chiarire. Mi piace che ci sia luce sul mio cammino e, se deve esserci ombra, che sia per riposare e rinfrescarsi, non per confondere…Quindi si, non mi sono arresa mai e forse non mi arrendo neanche ora. Ma ora si, taccio. Mi tutelo. Non voglio più sentire il risentimento nelle vostre parole, dopo anni in cui credevo di aver fatto anche più di quanto fosse nelle mie forze. Non voglio più sentire il tono offeso e risentito dell’egoismo che pensavo di aver allontanato da voi (dunque i soldi c’erano!). Non devo giustificare nulla, né spiegare più nulla.Avete spiegato voi abbastanza. Ora devo tacere. Non smetto di amarvi.Ma non si può parlare ad un sordo, soprattutto se è sordo per sua volontà.