io e cassandra

Pandemia...


La sensazione è che qualcosa, un pezzo, una parte, un certo tipo di vita sia perso per sempre.Il periodo più brutto della mia vita: giorni e giorni di qualcosa che mi stava aggrappato al cuore in una morsa dolorosa.Non lo percepivo coscientemente, occupata com'ero a sorridere, ma lo realizzo ora prepotentemente. Rivedo video, ascolto messaggi e sale un dolore immenso dallo stomaco, una incontenibile urgenza di un pianto che fluisce da sè, un nodo alla gola gonfio di parole che non ho detto, nè ascoltato, e di quelle sentite milioni di volte dal significato lugubre.  Un enorme sacco pesante che non riesco a vuotare. Anche gli altri intorno sono sempre gli stessi e mai prima sono stati così diversi.Non so fidarmi. Non credo a nulla, vedo una gran confusione e troppa approssimazione.Voglio anch'io la mia vita di prima, ma ...non so fidarmi. E' un muro enorme che si è alzato, è il plexiglass del distanziamento sociale, è la mascherina del respiro che uccide, è qualcosa che non sappiamo gestire, da cui vogliamo fuggire e non c'è rifugio se non nella lontananza. E invece, quello che sempre mi ha aiutato nel dolore, è l'amore, la presenza che da sola conforta di chi amo.La sensazione orribile di aver perso il filo, di non avere risposte, di non sapere nulla davvero, mi fa sentire come se la mia strada avesse improvvisamente un' unica deviazione percorribile verso un' intricata foresta selvatica.L'autunno...arriverà. Vedremo.