io e cassandra

Post N° 113


Ogni volta che posso cerco di tenermi informata,cerco di capire cosa accade nel nostro paese e nel mondo.
Oggi, a Ballarò Il sig. Cipolletta (attuale presidente di Ferrovie dello Stato) ha affermato che "non è detto che uno studia in un certo campo e poi debba lavorare per forza in quel campo".Dunque secondo Cipolletta, non è detto che chi studia medicina debba poi fare il medico? e di conseguenza perchè mai un medico dovrebbe essere laureato in medicina??? E a parte le facezie... il signor Cipolletta cosa ha studiato? e quanto prende per dire queste cose? E quanto è previsto che prenderà per andersene dopo aver mandato a casa in chissà che modo un altro pò di ferrovieri? Sarà più o meno di uno dei suoi predecessori che dopo aver fatto man bassa in ferrovia è poi andato a fare un altro scempio in ALITALIA????? Lui ce la fa ad arrivare a fine mese? E non venitemi a dire che risanare un azienda non è da tutti,perchè ormai sono più di 15 anni  che le ferrovie sono in ristrutturazione e stiamo "in una valle di lacrime".
E' giusto secondo lui che una famiglia spenda fior di quattrini per dare ai figli la possibilità di studiare secondo le loro capacità ed inclinazioni (o dobbiamo costruire una società di repressi?) perchè poi possano fare gli operai in quelle piccole industrie di cui parlava? E perchè mai spendere energie e denaro se poi non si deve riuscire a costruire su quello che SI E' STUDIATO ED IMPARATO??? E smettiamola di dire che all'università ci deve andare solo chi davvero vale perchè non è così che funziona, perchè va all'università chi può permetterselo, visto che non dappertutto ci sono università, e spesso bisogna sovvenzionare UN LETTO in una casa in una delle città in cui l'università c'è (difficile potersi permettere di più a meno che non si dichiari di essere nullatenenti, magari facendo una libera professione!!!) per cui ci vogliono 200 euro minimo (solo LETTO, non stanza) più bollette, tasse universitarie, libri, mezzi di trasporto, cibo etc...Ma credo che il signor Cipolletta non abbia dimestichezza con questi numeri, nonostante sia economista e banchiere. Sono troppo piccoli.
In realtà voglio anch'io un paese che dia più spazio alla cultura, ai cervelli CHE LO MERITANO, all'arte, alla musica, un paese con più teatri e gente che li sappia far funzionare. In un paese con molta cultura, sarebbero in molti a dover tenere la bocca chiusa di quelli che ora parlano così tanto.