io e cassandra

RIFLESSIONE DEDICATA AD UN AMICO


Capisco tutte quelle donne che assumono un ruolo scomodo, che non sanno farsi capire e cercano di trovare in qualche modo un loro posto nel mondo e nel loro microcosmo…da Paola a Cristina, da Francesca a Sabrina…e tutte quelle che stanno male anche con se stesse.Le capisco perché posso sentire…e sento che certi “urli” sono dolorosi prima di tutto per loro. E forse non sanno parlare, spiegarsi, intrecciate nelle loro stesse “competenze”, in figure costruite a causa di avvenimenti, di consuetudini o per chissà quale motivo, ma…mai condivise davvero.Ci vorrà ancora molto tempo prima che uomo e donna siano pari.Prima che la donna capisca che essere pari nei diritti non significa abbruttirsi in usi e costumi così tenacemente condannati dalle donne stesse.Prima che l’uomo trovi bella e interessante la donna intelligente tanto da desiderarla come compagna di vita e non solo conquista eccitante, quasi da sottomissione e via.Prima che essere pari significhi avere anche gli stessi doveri, fuori ed in casa … ne passerà di tempo. Ne passeranno di urla. Ne passeranno di lotte per gli alimenti ai figliNe passeranno di calci e botte.Ne passeranno di rancori e risentimenti assurdi.Essere pari non significa dover lavorare il doppio. Passare  una giornata a scuola, in ufficio, in mezzo al traffico o in un ambulatorio, e poi tornare e rimboccarsi le maniche perché c’è da rifare i letti, cucinare, far la lavatrice, stirare i panni asciutti, spazzare, lavare i pavimenti, spolverare, ordinare e toglier di mezzo tutto quello che tutti gli altri di casa hanno lasciato in giro…E si è già stanche … quando qualcuno vorrebbe allegria e disponibilità complice.E ci si annulla così … per amore, per consuetudine, per dovere …E così tocca sempre a loro cambiare il rotolo della carta igienica finita … magari quando sono in bagno per motivi loro, magari sfinite dalla giornata fuori casa e dentro, magari anche col ciclo e nessuno che possa venire a portare un rotolo di quella maledetta carta … che quando capita a loro non c’è più nemmeno nello stipetto accanto al water.E così accade che passino le ore, implacabilmente, a raccogliere zaini e borse, cappotti e guanti, chiavi di casa e di auto, portafogli e calzini … ovunque … libri, maglie e maglioni, resti di cibo e bicchieri come ad un bivacco, scarpe e jeans, foglietti e cellulari per sentirsi poi dire che “se non trovo le cose è colpa tua e della tua mania di mettere a posto!”, accorgendosi intanto di quanto tempo si passi … piegate, curve … e non è piacevole mai, men che meno quando, come tutti i mortali, si ha qualche problema. Ma … “tu sei la mamma”… Eppure,  nei sogni delle donne, di quelle che son donne davvero, essere madre è una specie di dolce compimento … un meraviglioso miracolo esclusivo … e così … si resta deluse. Sconfitte nel sogno più grande del più grande amore …Così accade che tutti i mali prendano un senso peggiore, più greve, che il risentimento diventi livore e l’insoddisfazione esploda e senza più contegno…urli.E così accade che siano loro, le donne, ad essere le isteriche, le incontentabili …Io sono una donna, e sono madre, una madre che ama da morire i suoi figli. Nessuno meglio di me può capire che razza di viscerale dolore è sentirsi in distonia con loro, nessuno meglio di me può comprendere che razza di male immenso è vederli passare indifferenti alla tua fatica,anche quella che fai con gioia, al tuo sforzo, fatto per la loro gioia, alla tua dedizione. Indifferenti a te.Non siamo certo tutte uguali.Non si “giustifica” nulla. Si spiega.Se niente accade per caso, allora, a maggior ragione, nessuna madre, mai, urla per caso, odia per caso, sbatte per caso una porta.A volte neanche questo. Un risentimento sotterraneo, peggiore di qualunque esplosiva rabbia.Una sottomissione incapace di risveglio, esempio negativo per chi guarda e guardando cresce.Un dolore silenzioso, ineluttabile, a volte custodito nel profondo per non odiare, per non sbattere porte che non si riaprirebbero più, e siccome sei la mamma, non lo vuoi, non lo vorresti mai…Se niente succede per caso…