SCRITTI E IDEE

Capri


Alle murate del traghetto.arresi alla sorpresa del golfo, i turisti muoiono di luce. Nelle reflex hanno impresso rovine di cenere ghiacciante affreschi misteriosi divini come invocazioni non dette. Nell'aria ove cadde la morte incombe il vulcano fermo e dal cono spia dove vomitare. Tra aranceti e pergole di vite, al culmine del verde, in cima ascendono le ville di Capri da un blu di marmo marino indifferenti al bruto caos cosparso sul vulcano muto. Nel porto di Marina Piccola guardo una nordica bionda completare il delirio isolano. La trapassa scheggia di sole e quasi ne colgo il rumore mentre urla il vapore al molo, in partenza per Napoli nuova. Mi resta una sola libera uscita.