CyberArguti Blog

Rigurgito emotivo dell'alto pensiero: contaminazione del mondo reale sulla cyberealtà virtuale.


Mi ero ritagliato una mezzora per scrivere qualcosa sul ZOOLANDER-pensiero. Volevo parlare di uno dei miei idoli Derek Zoolander, colui che IO (e molti di voi !!! Ce lo avete un cucchiaino dove specchiarvi?) non potremo mai essere!!!! Per chi non conosce Derek e non ha voglia di incontrarlo (se la fa su google) vi dico solo che é il massimo del massimo un uomo bello ma bello, bello, bello, di una bellezza imbarazzante. Lui ha un cellulare piccolo ma piccolo, piccolo, piccolo, grande quanto una moneta da cui non si separa mai (non come me che... lasciamo perdere..). Lui ha investito tutto sul suo fisico, ha addominali scolpiti ed è sempre al massimo della condizione fisica, è corteggiato, guadagna molti soldi svegliandosi alle 5 del pomeriggio, gli si perdona tutto (finanche il non saper girare a sinistra), ha accesso ai luoghi più esclusivi del mondo e cosa più importante..... non é costretto a pensare con la propria testa. FIGOSO no? Pensate solo 3% di grasso corporeo e 1% di attività cerebrale. Non Vi sembra fantastico!!! Come non invidiare uomini così!!!! Avrei voluto cyberelazionare il profilo di Derek Zoolander con quello di Matilda Jeffries, la belloccia giornalista in carriera, seria e posata, considera il suo lavoro sopra ogni cosa. Una frase della Matilda: "I modelli sono il genere più vanesio, stupido ed incredibilmente egocentrico che esista..." tranne poi sposarselo e fare dei figli con lui. Nei meccanismi relazionali cybercomunicativi ci si imbatte spesso in modellazioni di identità simili ai personaggi di cui Vi ho finora scritto ed analizzarne (a modo mio) le psicoevoluzioni comportamentali mi divertiva. Ma un episodio, la morte di un bambino, la plateale morte di un essere fuori da ogni meccanismo di distorsione umana o umanoide mi ferma. Mi fa pensare a tanti bimbi che in maniera meno plateale muoiono a causa di aberrazioni degli adulti. Innanzi a questo ogni questione diviene secondaria senza alcuna importanza assolutamente marginale. Piango per Tommaso e per i milioni di bambini trattati come Tommaso, piango insieme a Voi, e maledico con Voi i suoi aguzzini condannandoli alla consapevolezza. La consapevolezza è la peggiore delle condanne, infatti se la pena di morte rappresenta solo la vendetta della società contro la sopraffazione delle proprie regole conviviali (creando spesso solo dei falsi martiri), la consapevolezza è la vera condanna; vivere comprendendo il proprio male è il peggio che possa esistere, pensateci... se volete. In questo momento di ribellione dissociativa ricordo quel Papa che ho rispettato e da cui ho imparato la comunicazione introspettiva e mai abbastanza compresa, quella che fa ti fa capire che oltre una dieta, oltre quel vestitino tanto carino, oltre un pugno di dollari c'è molto di più. LUI avrebbe suggerito il perdono ma io no non voglio perdonare, e non mi accontento di una vendetta, voglio la consapevolezza. Voglio che quelle stupide bestie assassine si accorgano di essere uomini e che vengano dilaniati dalle loro colpe. Ma LUI è un Santo ed io... solo uno che scrive in un blog. INVIO Prodi Berlusconi e l'allegra brigata in competizione elettorale che stasera avranno come unico funambolico scopo come stumentalizzare la morte di un bambino. INVIDIO più che mai Derek Zoolander, che stasera, come unico problema, avrà il cruccio di come apparire più figoso.