CyberArguti Blog

Se dico, non dico per dire. Dicendo che dico, dico di dire.


Buongiorno o buonasera magari buon pomeriggio (sapete bene che nulla é come sembra) insomma ben trovati CyberArguti. Mi giungono uccelletti canterini che insinuano che alcuni contenuti di questo fogliettante blog siano stati ripresi da chicchesia, incastonandone i pezzi pregiati in illustri monologhi di illustri comici di illustrissime TV. Vi comunico che l'usanza é diffusa e che noi liberi pensatori in definitiva siamo la fonte originale di tanto materiale letterario che poi ci vediamo restituito protetto da un diritto di autore che autore non é stato. Esprimo subito il mio parere da cinico CyberArguto e Vi comunico subito che la cosa non me ne può fregar di meno. E vi spiego il motivo: 1) Bisognerebbe, innanzi tutto, stabilire con scientifica certezza se ciò che è stato trafugato sia frutto di autonoma follia o altroché ispirata da follia riflessa. E che l'oggetto del maltolto sia un ingrediente di un impasto articolato o fine a se stesso. 2) Consideriamo che ogni nostra esperienza creativa, cari amici bloggers, nel momento in cui viene consegnata a futura memoria in un blog come questo, diventa carne avariata alla mercé di tutti, senza alcun valore e quindi non tutelabile dalle leggi sulla protezione del diritto di autore. 3) Pensate, se noi scarichiamo una canzoncina siamo degli ignobili terroristi dell'etere, fuorilegge senza bandiera, contemporaneamente fascisti - comunisti - razzisti e scorregioni, causa prima di tutte le nefandezze della terra... se invece un qualsivoglia autoruncolo rubacchia qui e li le nostre modeste ma spesso argute idee non ruba nulla a nessuno. Perché l'autore di fatto non esiste, è solo un nick quindi un essere anonimo ed ignobile che frequenta internet solo per rimorchiare, guardare siti porno, dedito a quanto di più immondo personalità umana possa generare. Ma un CyberArguto ha una mente corrotta da scellerato pragmatismo, quindi oggi scriverò un pezzo di free jazz linguistico. Cose talmente pregne di raffinata conoscenza idiomica che il truffaldino autore che circospetto si aggira tra i nostri blog, non potrà mai non solo copiare, ma nemmeno comprendere. LA LINGUA... se la sai usare... godi. Secondo me la lingua italiana é la lingua piu' facile del mondo per l'apprendimento. Pensate che io l'ho imparata che avevo solo un anno e mezzo e non sapevo leggere! Certo non avevo i fonemi di oggi ma un "mamma bella voglio caramella" (essenziale l'aggettivo "bella" per avere la caramella) e il sostantivo "culo" utilizzato per attirare l'attenzione li ho imparati subito... quindi capì (foriero CyberArguto) che nella vita studiare ed apprendere è molto importante per fare strada... ma che con un "bel culo" si fa prima. Ma crescendo mi accorsi che quando il Buon Dio distribuiva i "bei culi" io ero in fila per il " funzionante cervello" e quindi avendo perso l'occasione ho dovuto percorrere l'echino sentiero e mi é toccato studiare. Ma se l'altroieri sapevo che l'indomani sarebbe stato il dopodomani di lunedì', quale giorno della settimana sarà l'ieri di dopodomani? (Sara' venerdi'?) E mentre state ancora invischiati nel linguistico dilemma la mia mente si distoglie pensando che quest'anno col caldo che fa è meglio debbiare un poco prima. Torniamo alla lingua godente e vi chiedo se saprete cosa è una foglia decidua? Ne potremmo fare una decozione con la dulcamara per decussare una decombente notte d'amore. Per edulcorarci poi in un fantasioso elisio con una esculenta drupa o altro frutto duracino, adesso è stagione. Forse pensate che il vostro eresiarca CyberArguto sia un egotista egolatra ed elitario ma solo spiegando all'esiziale ladro di pedissequi pensieri (spero erubescente a questo punto) che forse è meglio che si rechi in un'emeroteca e ci lasci nell'empito della nostra virtuale empirla a esondare di CyberFierezza linguistica. Ma voglio corruscare questo albero di saggezza con un ramo di pazzia e farvi riflettere sulle "parole fuori dal suo contesto" Vedrete preconizzo cose impensabili per una mente piota. Golem di saggezza per l'Arguzia Cybernetica. "Che ci frega a noi se esiste anche la croce di una moneta, la mappa della chiave e la maglia della catena?" "Se Giulio Cesare avesse detto "Il dado e' tratto" in una bisca avrebbe avuto lo stesso effetto?" Ecco a voi uno spicilegio di frasi banali che fuori dal loro contesto possono essere giudicate scabrose: "Signora Contessa, lei non sa a che pene va incontro", disse l'avvocato calandosi le brache... "Come me la vedo brutta!" rispose la contessa camminando su uno specchio. "Che Dio ce la mandi bona", disse il conte suo marito aspettando la nuova serva. "Ma questo non c'entra!" disse la contessa sedendosi su un paracarro. "Grazie per essere venuto" gli disse lei dopo un paio d'ore. "Ahi ahi" disse il pisolino mentre tutti lo schiacciavano. "Mi sento a pezzi" disse il bicchiere caduto a terra. "Basta! Non ne posso piu'! Mi sono rotto!" disse lo specchio appena schiantatosi a terra."Chi s'e' visto s'e' visto!". "Datemi retta" disse il geometra. "Che disdetta!" rispose l'inquilino sfrattato. "Tutti possono sbagliare" esclamo' il riccio scendendo dalla spazzola. "Oggi non sono in vena" disse l'ago alla siringa. "Cosa fatta capo ha" disse il boia. "Non sto piu' nella pelle" disse il serpente. "Non ho piu' il fisico " disse la mamma di Enrico Fermi quando il figlio se ne scappo' in America. "E' buio. Pesto" disse lo skinhead. "Ho mangiato la foglia" mormoro' il baco da seta dopo colazione. "E' meglio tagliar corto" disse il sarto al nano. "Questo e' un circolo vizioso" disse quel tale entrando in una bisca clandestina. "Non mi piace essere preso in giro" disse quel poveretto finito nei vortici del fiume. "Siamo agli sgoccioli" disse il rubinetto guasto. "Tu non sei che una principiante!" disse la lettera Z alla A. "Io ne ho piene le scatole!" disse il fiammifero. "Te la faro' pagare salata" disse la sogliola dopo aver litigato con l'aringa. "Sai, l'importante e' essere cortesi, cosi' i clienti ritornano volentieri" disse il becchino ad un collega. "Dio t'assista" disse un tassista ad un collega. "L'importante e' prendere la palla al balzo" disse il castratore di canguri. "Sono tutto orecchi" barri' l'elefante. "Meglio una gallina oggi che un uovo domani" disse il gallo. "Ho la pelle d'oca" disse Valeria Marini. "Scusate lo sfogo" disse il brufolo. "Sono molto contento di essere Qui", disse il nipotino di Paperone. "Qui c'e' qualcosa che non quadra" disse il cerchio al triangolo. "Mi stai prendendo per il culo" disse la bottiglia di Champagne. "Non tutti i mali vengono per nuocere" disse ridendo il dottore al malato. "Oh, come e' bianco questo bucato!" disse la mamma al figlio drogato. "Aspettatemi!" disse l'ultimo dei Mohicani "Arrivo!" aveva scritto il traguardo "Non ho parole!" disse il vocabolario distrutto "Sei una cacca, ma mi piaci" disse la mosca. Il mago guardo' nella sua palla di vetro e disse: "Oh, guarda! Ho un testicolo artificiale!" "Non so se mi spiego" disse il paracadute. "Spiegati meglio"ribatte' il paracadutista. "Venderemo cara la pelle" come disse Annabella di Pavia. Il maestro disse Kung ... e Kung fu. Un'ultima invereconda raccomandazione ossibuchivoro ladro di pensieri: Diffida di chi scrive in un blog, alcune di queste congerie sono vecchie come il mondo, stronzo. Indonna il senso, filtralo con la tua anima, arricchiscilo col tuo intelletto, rinverdiscilo con la tua sensibilità... fanne il tuo catello e donagli nuova vita.... solo allora la tua querula ricerca troverà il suo oblio. Buona giornata CyberArguti.... e ricordate... nulla é come sembra... specialmente se fuori da un contesto!