CyberArguti Blog

Fa più al savio una parola, che una predica allo stolto.


Ben trovati CyberArguti Tra qualche giorno dovrò partire e, gioco forza, disertare questo blog. Ma cosa è, in fondo, questo blog ??? Una discarica a cielo aperto di immonde parole o un museo senza biglietto di preziose parole. Questo lo giudicate solo voi che le leggete queste parole. Parole soltanto parole che si rincorrono si intrecciano si fondono si allontanano, qui, come nella vita. Gli uomini sono fatti di parole le leggi che li governano sono fatte di parole le accuse si sanciscono con le parole e con le parole sono redatte le difese Gli amori sono sussurrati con delle parole le maledizioni vengono scagliate con le parole con le parole si sorride, si piange, si prova gioia e tristezza. Le parole più tristi sono quelle non dette e quelle più allegre quelle che non si dicono. Anche nell'assenza le parole comunicano. Le poesie sono fatte di parole e anche le fiabe, i racconti, le barzellette e le novelle... tutto costruito con delle parole. Con le parole si riflette e tramite loro si scoprono mondi che nemmeno immaginavamo. Di parole è fatta l'emozione che vi sto per raccontare e con le medesime parole provocherò reazioni diverse in ognuno di voi... perché le parole fanno sempre un effetto in bocca, e un altro nelle orecchie... diceva il saggio. Non sarete più gli stessi quando avrete finito di leggere queste mie parole, soltanto poche comunissime parole vi faranno comprendere che nella vita il piacere ha mille sfumature. Venite con me, ma in silenzio, entriamo in posto sereno e meditativo un vecchio parco di una città qualunque. Ma a differenza degli altri questo posto é speciale... qualcuno addirittura dice che sia... fatato! Qui regna la quiete, ci sono alberi secolari che in tutta la loro maestosità ci parlano del passato. Qui fiori e piante ci ricongiungono con i nostri sogni di pace. Qui il silenzio ha il suono del cinguettare degli uccelli, i rumori sono solo un eco lontano. Un parco in apparenza come tanti altri parchi... verdi ed autoritari, polmoni di città sempre più affollate e rumorose. Immaginate di essere con me a percorrere il sentiero di selciato che lo attraversa. Vedete quelle due statue? Proprio li ai lati del sentiero... una rappresenta un uomo nudo, l'altra una donna nuda, le mani di chi le ha fatte sono state generose nello scolpirle... sono entrambe ancora bellissime, anche se annerite dallo smog e sporche del letame dei piccioni.   Per secoli sono rimaste immobili a guardarsi, faccia a faccia, divise dal sentiero... Per secoli pur se immobili avranno comunicato, avranno commentato i visitatori, avranno riso e pianto... probabilmente si saranno anche "desiderate". Ma questo non è un parco qualunque, qui c'é magia... Eccola la magia, silenzio, un essere alato si sta avvicinando!!! Ma é proprio un Angelo e si sta dirigendo proprio verso le due statue. Le guarda... MERAVIGLIA!!!! Quell'Angelo ha aperto le ali dinnanzi a loro... ma... le statue si muovono!!! Gli ha dato la vita!!! Ancora un po di attenzione, vi racconto cosa accadde. L'Angelo con tono pacato ma deciso gli disse: "Siete stati pazienti per così tanto tempo, sopportando estati torride e gelidi inverni....come premio per la vostra pazienza, vi è stato concesso di vivere per trenta minuti per fare la cosa che avete più desiderato fare in tutto questo tempo..." Le statue, di uomo e di donna dopo alcuni intorpiditi movimenti si cercarono con lo sguardo... un po' smarriti. Lui la guardò, lei lo guardò, poi una luce di intesa attraverso nello stesso istante i loro occhi e si presero per mano. Mano nella mano corsero giù per la collina lungo il sentiero. I visi adorni di un sorriso raggiante diffondevano felicità intorno a loro. Finalmente il loro sogno si stava per avverare... avrebbero potuto "vivere" il loro desiderio proibito. L'Angelo restò ad attendere pazientemente, mentre lontano si sentivano rumori fra i cespugli... gemiti, complici risatine e sospiri di piacere. Dopo quindici minuti, le due statue ritornarono, sempre tenendosi per mano, senza fiato e sorridendo felici. Allora l'Angelo disse loro:  "Vi sono rimasti altri quindici minuti: volete farlo di nuovo?"   Lui la guardò e le chiese dolcemente: "Vuoi?"   Lei con un dolce sorriso gli rispose: "Oh, sì, facciamolo di nuovo....ma questa volta cambiamo posizione. "Certo mia adorata, rispose Lui, e come vorresti farlo?" Lei con un sussurro rispose: "Stavolta io tengo fermo il piccione e tu gli caghi in testa!!". MORALE: Nulla é ciò che sembra. Attenti ai piccioni CyberArguti. P.S. Anche se tra poco vi lascerò per un po' la fiamma CyberArguta non si spegnerà. Presto vi spiegherò cosa sta per accadere in questo piccolo regno di parole.