CyberArguti Blog

Collettivizzazione + libero mercato = riduzione dei prezzi. (pare!!!!)


Ben trovati CyberArguti prendo spunto da un commento di ArgutaIndianina per cominciare a ragionare sulle cose in modalità collettiva. ArgutaIndianina in suo spiritoso commento nominando due termini anzi 3 apre un possibile Arguto approfondimento. Lei associa collettivizzazione, libero mercato e riduzione dei prezzi. Sembrano semplici parole messe li per costruire una battuta ma in realtà rappresentano un bel enigma storico/economico. Fondamento di ogni ipotesi di costruzione di modelli sociali futuri e migliori. A nome di tutta la comunità Arguta ti ringrazio per il tuo tentativo di elevare il tono delle nostre discussioni su temi così importanti. In effetti ci eravamo stufati di disquisire di cuore, amore e figa. Per inciso: nessuno ancora mi ha suggerito una parola che faccia rima con fegato!!! Argutamente osserviamo che l'aver citato un termine desueto come"collettivizzazione" la dice lunga sul tuo background culturale, facile intuire in che ambiente hai forgiato il tuo pensiero. L'accostamento al libero mercato, poi, è fatale, e raggiunge l'orgasmo intellettuale quando produce l'equazione abbassamento dei prezzi. Premesso che pur avendo superato da tempo immemore le radici del tuo pensiero, adorata Indianina, sarei disposto a morire perché tu lo esponga. Per completezza di ragionamento devo fare delle ovvie premesse didascaliche: La collettivizzazione è una modalità organizzativa introdotta nei paesi comunisti in campo agricolo. Più esattamente viene introdotto il concetto di collettività agricola, un'unità agricola nella quale i contadini non ricevono un salario, ma una quota dei beni prodotti. Sulla collettivizzazione vorrei che si spiegasse il significato della parola ucraina "Holodomor" e che si raffrontasse con l'esperienza di collettivizzazione che ha luogo nei Kibbutz israeliani. Per libero mercato invece si intende una sorta di forma assoluta e astorica della libera individualità, attraverso la quale soltanto verrebbe conseguito l'interesse generale della collettività. Evoluzione del concetto che mira a propagandare l'idea del capitalismo come «il migliore dei mondi possibile». Sulla riduzione dei prezzi poi, la dottrina è ampia ed il significato palese. Adesso mia agognata gnocca da paura, dopo averci chiarito meglio il tuo ragionamento sulle questioni da TE sollevate, vorrei che ne traessi concreti spunti per migliorare le modalità organizzative di questo nostro blog che consapevole del delirante tentativo di inseguire un utopia, invoca il sacrificio stoico dell'individualità a favore di un più elaborato pensiero che guardi oltre ciò che sembra. E mò come te la cavi? Ogni post confacente è accettato, qui non ci sono recinti a protezione di presunte individualità. Pendiamo dalle tue sagaci "labbra" ArgutaIndianina.