CyberArguti Blog

Al mio Sultano


Mi chiedi di scrivere qui i miei pensieri, di danzare ancora per te. Mi sento imbarazzata a profanare questo luogo che tu illumini con tanta maestria. Ma alle tue insistenze mi devo piegare come ogni donna di un harem deve fare. Ti dedico alcuni versi impertinenti, sperando che ti piacciano. Ogni giorno porto a te il mio saluto mio Sultano e ogni notte, quando la mente rifugge nel chiaroscuro della luna dedico a te il mio desiderio e non basteranno tempeste di sabbia sul cuore a farmi temere il deserto e non vi sarà caldo afoso nella gola a farmi bere altra acqua se non dalle tue mani. Guardami, se prima dell’amore laverò per te col latte le mie gambe e sii fiero, se chinandomi a te, offrirò ai tuoi occhi il mio orgoglio da spezzare.