CyberArguti Blog

Una corda tesa tra due infiniti


Ben trovati CyberArguti Oggi è il giorno dedicato al ricordo dei nostri cari defunti...ed io in modo particolare ricordo una persona che ho perso qualche anno fa, ma che non mi ha mai lasciato veramente, una donna straordinaria: mia madre. Ogni notte prima di addormentarmi le recito una preghiera...già sento il vostro stupore a questa mia affermazione... si, diletti Arguti... anche io prego, non dovete stupirvi... e recito le preghiere che mi hanno insegnato, solitamente quelle cattoliche. Non credo che sia determinate stabilire l'esatta appartenenza liturgica di una preghiera, l'importante e che esprima ciò che proviamo, che la sentiamo appropriata ai nostri pensieri e alle nostre riflessioni. In fondo le preghiere sono solo dei simboli, apparenza, il simulacro di sensazioni più intime e profonde. Come tanti, spesso le preghiere e le invocazioni me le invento da solo, le adatto a miei stati emotivi, ma spesso ricorrere a delle frasi già confezionate, ad una acclarata liturgia è utile per estrinsecare più rapidamente scenari interiori più complessi e particolari. Ma quando arrivo a l'eterno riposo mi viene l'angoscia nel pensare come sia stato possibile elaborare una preghiera simile. Manca in essa qualsiasi riferimento alla resurrezione... se fate caso alle parole... si dice... l'eterno... in cui eterno sta per senza fine...quindi dovremmo intendere che il riposo della morte sia mummificato in se e non abbia un fine? Ed allora dov'è la promessa della vita eterna? Proprio per sconfiggere la paura ancestrale della morte insita nell'animo di ogni uomo si sarebbe dovuto pensare una preghiera di speranza con cui ricordare i nostri defunti... non un inappellabile... riposo eterno... non vi pare? Io credo che possano morire solo i vivi pur rimanendo in vita. Un morto non può morire, lo ha già fatto, un morto può solo rivivere... può solo aiutarci, se noi lo vogliamo, a vivere meglio... con le sue opere, il suo, pensiero, i suoi immutabili affetti. I morti non riposano in uno statico eterno, ma risorgono in dinamico divenire... questo io penso. Buon 2 novembre CyberArguti.