CyberArguti Blog

Invisibili carezze.


Ben trovate CyberArgute, anche oggi dedico il post a voi. PREMESSA (lettura possibile) Ho notato che il mio precedente scritto sulle calze ha interessato un po' di distratte coscienze, lo deduco da qualche coraggioso commento pubblico, da molte visite e dai più timidi ma "focosi" commenti privati. Alla luce di queste considerazioni mi sembra opportuno continuare con questa serie di personali considerazioni, scritte non da un esperto neo-feticista o maestro di tecniche di seduzione, ma da un semplice esponente maschio della razza umana, il classico uomo della porta accanto, un utente comune, una vittima designata della portentosa arte della seduzione femminile. Essendo i miei post documentati, articolati e... lunghi... (sapete bene che non amo ragionare a slogan o ad epiteti) ho organizzato i contenuti in capitoli, cosi da facilitarne la lettura. ANTEFATTO (lettura inutile) Quel bastardo del serpente approfittò del fatto che Eva aveva un animo puro, per questo girava "ignuda" e non vedeva nulla di peccaminoso nella sua nudità'! Eva amava i colori i fiori e la natura e si fidò ingenuamente del serpente il quale disse: "Hai una sottoveste?" Eva si trovo' alquanto sorpresa dalla domanda e rispose: "Se non ho una veste cosa mi serve una sottoveste?" Il "Viscido" rispose: "Non sai che ti perdi! La carezza della seta di una sottoveste è un'esperienza che non potrai mai vivere se non mangi questa mela! Mentre parlava aprì una scatola infiocchettata ed estrasse un piccolo indumento color crema. Alla vista della sottoveste Eva pensò: "Humm sul rosso della mela intonerebbe benissimo!" Quanto vuoi? Chiese al serpente! Lui rispose: "Pochissimo: solo un morso alla mela!" Ma come - replicò Eva - se la mangio sarò cacciata! Che t'importa - rispose il serpente - io ti cambio quella mela con altre due. La sventurata acconsenti! Improvvisamente tuonò in cielo la voce di Dio: "Che cosa hai fatto Eva?.... " Nulla" mentì lei ingenuamente, è stato il serpente a tentarmi!" Nascondendosi per la vergognaa sotto una foglia di "philodendron monstera" "Lo so bene" - rispose Dio - "Vedi - disse - ho capito il tuo candore e la tua ingenuità', ma non posso più tenerti qui hai morsicato la mela... da adesso non potrai più' andare in giro ignuda il mondo è pieno di serpenti, fai attenzione: se un serpente ti tenta usa la tua ironia e ricorda che il peccato è solo negli occhi di chi guarda!" Eva annuì, non rispose ed a malincuore uscì dal giardino terrestre! Si fermò su una roccia a meditare, prese la sottoveste e la indossò, consapevole che da quel giorno in poi sarebbe stata una delle sue migliori armi per districarsi nella vita. E così la sottoveste divenne emblema della femminilità, arma letale del supremo arsenale della seduzione. "AMARCORD" (citazioni e nostalgie) Chi potrebbe dimenticare l’attraente sottoveste che indossava Liz Taylor nella ‘Gatta sul tetto che scotta’ o Kim Basinger in ‘Nove settimane e 1/2’ con bredellina franata ad arte. Qualcuno la ricorderà indosso a Sophia Loren in "Ieri oggi e domani" e a Faye Dunaway in "Bonnie and Clyde", un'intrigante Nicole Kidman in Amori e Incantesimi, una giovane Ornella Muti indossava una memorabile sottoveste ne Il Frullo del passero. Straordinarie sottovesti hanno magnificato corpi come quelli di Gina Lollobrigida, Stefania Sandrelli, Serena Grandi, Monica Guerritore (sottoveste interamente di pizzo in Mutande Pazze ), Laura Antonelli (ve lo ricordate Malizia?) per non parlare di quel seno "parlante" che faceva capolino dalla sottoveste indossata ad arte da Monica Bellucci in Malena.... Un capo ingiustamente poco usato ma assolutamente suggestivo e pregno di femminilità, di seduzione, ma a volte anche di vulnerabilità virginale. Non a caso una nota sottoveste cinematografica è quella, candida e palpitante, indossata da Naomi Watts mentre è stretta dalle zampe dello scimmione King Kong. NOTE STORICHE (lettura facoltativa) Inizialmente la sottoveste era utilizzata come una sorta di ‘velo’ di protezione, faceva scivolare meglio i vestiti, naturalmente meno succinti e nudi di quelli attuali. Alla fine del Cinquecento iniziano a diffondersi le sottovesti modellate che stringono i fianchi e tendono ad assottigliare la vita; ma è con l'inizio del regno della Regina Vittoria, nel 1837, che la sottoveste acquista la funzione di sotto-abito e viene così indossata per creare uno strato in più che divide l'abito dal contatto con la pelle. E manterrà questo fine per secoli, fino ad approdare al relativamente più recente 1947; anno in cui il celeberrimo stilista Christian Dior rilancia il capo sul mercato. Fu un successo! Un boom che ha permesso alla sottoveste di arrivare sino agli 80 del secolo scorso, quando ha radicalmente cambiato compito: non più nascosta sotto strati di abiti, viene indossata ben in vista, come sopra-abito, rigorosamente da sfoggiare. Ma durante questo lungo iter la sottoveste ha vissuto periodi non così floridi. Era il periodo femminista degli anni 60 in cui il femminismo scelse il reggiseno come l'indumento-simbolo da mandare al rogo, considerandolo un intralcio all'emancipazione delle donne. In realtà assieme ai reggiseni finirono bruciate in piazza, o relegate in cantina, o buttate nella spazzatura, anche migliaia di pregiate sottovesti, capo giudicato desueto e "sessista". DIVAGAZIONI (lettura consigliata) L'Italia e la Francia non a caso, sono i paesi che confezionano le sottovesti più pregiate del mondo. C'è la sottoveste più corta con slip abbinato, quella stile impero con applicazioni, a doppia spallina, a scollo a vu o rotondo, quella più corta davanti, quella in pizzo valencienne incastonato sul tulle, con effetto visivo ultrasofisticato". Si può scegliere quella classica, in raso, in seta o pizzo, utilizzata anche come camicia da notte per le occasioni importanti, oppure la ‘parigina’ molto più costruita, in genere con reggiseno incorporato, in materiali tecnici che fasciano, carezzano e sostengono. Le giovanissime e le aspiranti tali, perennemente in pantaloni e a pancia nuda conoscono al massimo l'abito sottoveste, una facile soluzione per le occasioni formali che spopola nelle feste dei diciotto anni, ma non hanno ancora preso confidenza - e chissà se mai lo faranno - con la sottoveste intesa come capo di biancheria intima, che a molte risulta inutile, ingombrante, non pratico. Ma la sottoveste non deve essere considerato solo un capo di biancheria ma... una colta citazione. Deve essere scelta e indossata soprattutto per la sua carica seduttiva. Ma attente dilette Argute, non mi stancherò mai di ripetervelo, l'oggetto da sedurre non deve MAI dico MAI essere un uomo ma.... voi stesse. Seducetevi, piacetevi, siate sicure e consapevoli di voi stesse e il mondo cadrà ai vostri piedi. INTROSPEZIONE POETICA (lettura pericolosa) Sottana svolazzante a coprire carni tornite da scartare Pelle speziata accarezzata con fruscii regalati da leggeri movimenti come mani invisibili di seta lucente sfiora i tuoi seni e il tuo ventre. Morbida e lasciva obbedisce alla tua seducente volontà avvolge gli irrefrenabili impulsi di una femminilità ardita e dirompente. Sensualità raffinata O solo voglia di sesso divino Fumo di sigarette Triangoli di tessuto sottile Pelo nero, Odore di donna e di oblio Seni pensanti che le dita fan tremare ansiose di quel corpo di vimini da intrecciare. Vibra la mia anima sulle tue curve da Dea che quella veste a malapena cela profumo di mistero s’insinua nelle mie membra con brividi glaciali che attraversano la schiena. Vorrei toccarti con mani vere Fuoco impetuoso avvampa ed il mio corpo freme. CONCLUSIONI (dichiarazione poco seria) Non sapete che calze o sottoveste indossare? Ne possiamo parlare anche in separata sede. Fuori da questo blog magari sorseggiando volentieri un caffè, un buon rosso corposo, un prosecco, un gin fizz, un martini dry, un cuba, una capiroska, un margarita, una tequila bum bum, un bacardi, un blody mary, un liquore di ginepro, un the ghiacciato con petali di rosa, un limoncello, un rosolio, una birretta, un chinotto, un bicchiere di acqua minerale...... SALUTI (rituale consuetudine) Se non riusciamo a separare la sede... per non sbagliare, meglio nera, corta, in seta liscia e con le spalline sottili.... CyberArgute.