CyberArguti Blog

Ogni pensiero si nasconde nel suo stesso significato


Ben trovati CyberArguti dopo trine e merletti oggi vi proprongo un viaggio. ANTEFATTO (lettura escatologica) La violenza ed il disordine di stupidi avvenimenti stavano diventando inaccessibili come una sfinge. Per eliminare il meditabondo grigiore che intorpidiva la lanterna del cervello sono corso a raccogliere le meravigliose sfumature di ciò che avevo attorno, a recuperare le radici della mia esistenza e, con impegno, ricominciare a dialogare con quel piccolo pupazzetto, indifferente e indifeso, nascosto nel mio petto. C’è sempre una parte di me che si stacca e vaga. Si allarga attraverso l’orizzonte degli occhi e diventa un fiammifero che accende le mie irrequietezze. Visualizzo il viso, severo e comprensivo. Quella irrequietezza è la causa di tutto. Lo spazio intorno a me, ritrovato con la forza della luce, diventa il rifugio, un caldo ventre materno dove recuperare tutte quelle piccole cose che adesso mi sono negate, strappate: cose che hanno lasciato le loro impronte nella memoria. Ingredienti primari nella costruzione di una coscienza. IL VIAGGIO (lettura fruibile) Dopo alcuni giorni di freddo, stamane un tiepido sole riscalda la mia terra, e così un po' per necessità ed un po' per diletto mi sono attardato nei miei giri mattutini attraverso la Murgia, scegliendo le strade sbagliate, quelle più lunghe e tortuose, quelle che entrano nel territorio, quelle che il mio navigatore satellitare (doppiato in dialetto barese) non riconosce, quelle strade che noi tutti, viaggiatori intorpiditi, non percorriamo mai. Che spettacolo diletti Arguti... lo confesso pubblicamente io adoro questa terra, povera ma ricca di preziosi tesori. Probabilmente la Murgia è una zona della nostra Penisola non molto conosciuta, ma ricca di suggestioni e carica di una bellezza molto particolare dove l’apparente natura aspra e brulla nasconde un paesaggio straordinario. Procediamo con ordine. A sud dell'Ofanto, si é già in terra di Bari, e subito appaiono le Murge, rilievi montuosi di modesta altezza, che si prolungano fino alla penisola Salentina. La parte più elevata delle Murge, cosparsa di pietre biancastre che affiorano dal suolo, presenta paesaggi minimalisti che hanno fatto definire questa zona col nome di "Puglia pietrosa". Qui non ci sono fiumi, laghi, incantevoli valli e montagne... nulla di tutto questo.... I famosi oliveti che si estendono a perdita d'occhio, le colture di alberi da frutta, di vitigni e di ortaggi agghindano come doviziosi giardini la fascia intermedia verso la costa della terra di Bari, diritta e pianeggiante, costellata di pittoresche cittadine marinare. Ma bastano pochi kilometri e ci si trova nella fascia interna dove impera la brulla Murgia dei Trulli, attualmente area che appartiene al neo costituito Parco dell'Alta Murgia. Il Territorio della Murgia si estende, compreso in una forma di quadrilatero allungato, per più di centomila ettari tra la Fossa Bradanica che collegano le montagne lucane e le depressioni valliche adagiandosi verso la costa adriatica ed ionica. Il suo paesaggio si presenta saturo di un'infinità di segni fisici naturali e segni antropici di varia epoca, mutuamente interdipendenti, che sanciscono un equilibrio secolare tra l'ambiente e l'attività agro-pastorale. L'autunno qui è vellutato ed offre a chi é in cerca dei famosi funghi cardoncelli bellissimi percorsi che scoprono un territorio pieno di suggestivi paesaggi. Una terra che in questo periodo vede proprio nel "fungo cardoncello", il prodotto naturale principe, che cresce solo in questo habitat. Definito "cibo degli dei", affascina per l'ineguagliabile gusto... e che sia pure in via di estinzione, per via del selvaggio spietramento, si può certo considerare: "un messaggero di questa terra". La Murgia, questo grande mare di pietra che vive, è una terra la cui più grande ricchezza é lo spazio, la cui percezione, senza confini né ostacoli, restituisce una sensazione tale da garantire il diritto alla “solitudine” e alla “contemplazione”: bene sempre più raro in questa nostra congestionata società. La Murgia con le sue Città, i trulli, i suoi jazzi, la sua flora spontanea, il suo grande patrimonio rurale con "le poste" dei carrettieri, i tratturi della transumanza e poi, ancora, i suoi paesi, i suoi insediamenti e la sua millenaria cultura è il segno della Puglia più nascosta. Quello che rende, tuttavia, unico al mondo questo paesaggio è la presenza delle antiche masserie: una serie di eccezionali manufatti rurali della Puglia, testimoni di un alto valore storico e culturale, di un equilibrato e sperimentato rapporto tra attività umane e ambiente. Piccole comunità ad economia chiusa dove scorreva la vita, adesso progressivamente trasformate in "pittoreschi" ristoranti. Un territorio ricco di sorprese e di tesori vi dicevo... una terra che condensa al suo interno tutte le tipologie dei fenomeni carsici presenti in Italia: le doline tra le più grandi della Penisola (come il Pulo di Altamura), gravine, inghittitoi e centinaia di grotte. L’apparente scarna vegetazione conta 1.500 specie selvatiche, tra cui centinaia di erbe mediche, che popolano, oltre i boschi di querce secolari (in prevalenza roverelle) e di conifere una superficie dominata da lande, garighe e da pseudosteppa mediterranea. CONCLUSIONI (lettura introspettiva) Potrei scrivervi per ore di questa terra che sta morendo per mano dei suoi stessi figli. Potrei raccontarvi delle rinunce che ho fatto per non abbandonare le mie pulsanti pietre, potrei ricordare le cavalcate di libertà in groppa a potenti cavalli murgiani, o delle pecore e dei pastori e dei sapienti cani che le guidano al pascolo, addentrarmi in descrizioni di fauna e di flora, di miracolose erbe mediche. Potrei farvi viaggiare indietro nel Medioevo raccontandovi la vita in una masseria di soli 25 anni fa. Oppure narrarvi antiche leggende, portarvi in perigliose grotte segrete ricovero di briganti, con i miei occhi potrei nutrire il vostro sguardo verso l'austero Caste del Monte che domina il territorio e guidarvi nei suoi segreti..... ma non riuscirei mai ad esprimere cosa significa per me tutto questo. Il rifugio ancestrale, il ventre materno, il segno di un appartenenza, il diritto alla libertà, l'assoluta intimità con me stesso, il pensatoio.... o forse solo... un grande, lascivo, edipico, enorme, smisurato.... AMORE! Anche questo è sentimento, CyberArguti.