CyberArguti Blog

SESSO??? No grazie!


..................................................... Credevate di sapere tutto sul sesso? Credevate che l'universo della sessualità si dividesse in uomo, donna, gay, lesbiche e varianti trans di vario tipo? Diletti CyberArguti dovete aggiungere alla lista una nuova crescente comunità che chiede una propria identità ed un dignitoso riconoscimento, sono gli "asexual". Riuscite ad immaginarlo un mondo senza "ingrifarsi" mai? Eppure il quarto sesso (quello del NON-SESSO) esiste. La categoria degli a-sessuali ormai é uscita dalla clandestinità, è stata sottoposta a studio da parte di un pool di ricercatori ed i risultati sono stati pubblicati su molte riviste scientifiche. Secondo tali ricercatori si tratterebbe di un'autentica "rivoluzione a-sessuale" destinata a dilagare. Infatti, sarebbe in aumento il numero di persone che sceglie la castità non come repressione della necessità in nome di svariate motivazioni, ma piuttosto come liberazione dall'obbligo di intrattenere relazioni sessuali di qualsiasi tipo. Un aumento tale da essere diventato equivalente al numero di persone omosessuali. Ma gli a-sessuali, certi dei loro convincimenti, si sentono discriminati ed il loro solo problema é farsi accettare per quelli che sono. Il nocciolo ideologico sostenuto dai seguaci della "rivoluzione a-sessuale" si potrebbe riassumere in questo paradosso: se i bambini si trovassero sotto i cavoli o li portasse davvero la cicogna e non ci fosse la sessualità (= l'impulso - spesso disordinato e ossessivo - a ficcare un pezzetto del nostro corpo in qualche cavità del corpo di un altro, o a farci ficcare da un altro un pezzetto del suo corpo in qualche cavità del nostro corpo, ed anche a soffregarci autonomamente certe intime parti a scopo di ozioso diporto) la vita sarebbe perfettamente vivibile lo stesso. Anzi, sarebbe molto meno complicata, si pensi solo all'ampiezza dell'indotto criminale della faccenda: aggressioni e delitti a sfondo sessuale, racket della prostituzione, tratta delle bianche e delle nere fino ad arrivare alle implicazioni soggettive capaci di segnare una vita, come: corna, gelosia, istinto di possesso, perversioni e manie. A mettere in vetrina la tendenza "a-sessuale" è il nuovo libro del francese Jean Philippe de Tonnac (lui è una specie di derivato di uno psicologo) che già si era avventurato nei cunicoli delle aberrazioni di questa nostra civiltà post-post ideologica, occupandosi di anoressia. Il recentissimo libro dell'autore francese si intitola La Rivoluzione Asessuale - Come vivere una vita "senza" - edito da Castelvecchi lo trovate nelle librerie dai 12 ai 15 euro. Quello degli "a-sessuali" è un movimento organizzato presente in tutto il mondo civilizzato. In Italia hanno spazi web dedicati e forum di discussione e confronto - http://www.asexuality.org/it tra gli altri - in cui si specifica che l'asessualità é la condizione vissuta da chi non prova attrazione per il sesso e non sente esigenza di avere rapporti sessuali di alcun tipo. Non è una scelta personale dovuta a motivi ideologici o religiosi (come può essere la castità, la scelta di astenersi); non è un disturbo sessuale, paura o difficoltà di avere rapporti. E' invece libera espressione della personalità dell'individuo, di cui costituisce l'identità sessuale. Nella stragrande maggioranza dei casi, infatti, la mancanza di attrazione per il sesso non viene vista dagli asessuali come un problema da risolvere. Non esiste una vera definizione di asessualità. Si parte, anzi, da una non definizione. Gli asessuali non vedono nel sesso qualcosa di brutto o negativo; semplicemente, sentono che il sesso non è la loro strada, e rivendicano il dritto di non essere giudicati o ridicolizzati per questo, come invece troppo spesso accade in Italia. L'asessualità dovrebbe essere vista come un vero e proprio altro orientamento sessuale, alla stregua dell'omosessualità e della bisessualità. Praticamente l'astinenza sessuale sta diventando un segno distintivo. Ma questa volta morale e religione non c'entrano niente. I nuovi integralisti del non-sesso sono giovani, belli, colti, figli della generazione che aveva liberato il sesso. Non fanno l'amore per mesi, anche per anni. Si scagliano proprio contro il modello dei padri e capovolgono gli slogan del '68. "E' una reazione difensiva alla dittatura del piacere e al terrorismo dell'orgasmo", spiega Jean-Philippe de Tonnac. Gli "asexual" cominciano ad organizzarsi negli Usa all'inizio degli anni Duemila, ma a sorpresa sono sbarcati anche nella culla del libertinaggio e della cultura erotica. Secondo una ricerca dell'istituto Ipsos il 25% delle donne e il 15% degli uomini francesi sono "sessualmente soli" e per un quarto di loro è indifferente non fare l'amore anche per diversi mesi. La novità è che l'astinenza è voluta e non subita. Un terzo degli adolescenti ha già visto siti o immagini pornografiche, "questa sovrabbondanza di sesso provoca rigetto" argomenta de Tonnac. Lo psicanalista Juan David Nasio, inoltre, sostiene di avere per la prima volta preso in cura pazienti ancora vergini a 33 anni.... "Sono uomini sani ma la sola idea di fare l'amore con una donna provoca in loro il panico". Nella donna, ma ancor più nell'uomo, l'ansia di prestazione e la paura di sfigurare possono bloccare la libido.... "le relazioni oggi sono così effimere che il primo rapporto sessuale è diventato una prova del fuoco"... osserva de Tonnac. Per la psicanalista Hélène Vecchiali, autrice di un saggio sulle nuove paure degli uomini, anche l'aggressività delle donne è una causa: basta andare su alcuni siti per vedere che oggi sono loro le vere predatrici... Il voto di castità dei laici, l'orgoglio "asexual" è rivendicato, ostentato, e questa è la grande novità. Amore senza sesso, il contrario di quello che si professava negli anni Settanta. Pare che il desiderio si spenga da solo.... "meno fai l'amore, meno hai voglia di farlo"... racconta una donna che si definisce "orgogliosa anoressica del sesso". A ben vedere mi viene da pensare che questa società iper-sessualizzata, iper-orientata al consumo, al lavoro iper-produttivo stia vivendo un fenomeno simile a quello descritto da Aristotele ai tempi dell'opulenta Grecia Antica, ovvero la filia, intesa come amicizia solidale e di collaborazione, ben separata dal furore dell'eros, che altro non è che una passione tribale che toglie il respiro, annebbia la ragione... giustificando comportamenti non perfettamente razionali.... a detta di qualcuno. Da obsoleto uomo adulto eterosessuale ritengo che oggi lo stress della vita metropolitana diminuisca lo spirito di sacrificio degli amanti... Quello che cresce è sempre più uno smisurato egoismo ed individualità che fa dire a certi giovani e meno giovani che il proprio partner è solo un accessorio, tanto loro vivrebbero bene anche senza, perchè ci sono meno problemi e gli sta bene così. E' il risultato dell'incontenibile consumismo pervasivo a largo spettro, dell'invasione mediatica di culi,tette e bicipiti perfetti, una pioggia di modelli che hanno investito a cascata la nostra vita non risparmiando nulla travolgendo anche i sentimenti più esclusivi quale dev' essere - ed ora non lo è più- l 'amore con le sue ovvie conseguenze. Io leggo in questo dilagante orientamento un segno di regressione, di decadenza o meglio di "desensibilizzazione"... la "razionalizzazione" del sentimento più intimo e prorompente che viene anch'esso "gestito" con ordinata programmazione e controllo come le nascite, come la spesa settimanale che non quadra mai, come il complesso calendario d'appuntamenti.... senza lasciare uno spiraglio di cielo nei cui abissi annegare come perduto stormo stridente di rondoni.