CyberArguti Blog

Insane Passioni


Eccomi... tornato appena in tempo per guardare la partita. Quella con l'Olanda l'ho vista in differita e sapevo già il risultato, insopportabile guardare una partita sapendo il risultato. Ti sembra tutto finto, se tirano in porta non provi nulla perchè sai che non servirà, come essere sotto anestesia mentre ti stano cavando un dente... magari senti gli strattoni ma nessun dolore, nessuna emozione se pur dolorosa, solo ovattate sensazioni. Come le ovattate sensazioni di quando un amore finisce e passa il tempo e tutto rinsecchisce e ti sembra sia stato inutile visto che conosci il risultato... ricordi i suoi momenti di passione e ti chiedi come fosse stato possibile provare tutte quelle emozioni, farsi coinvolgere così da qualcosa che forse non esisteva, perchè se davvero fosse esistita non sarebbe finita così stupidamente... rimani in bilico, in un precario equilibrio su pensieri già pensati ma poi torna l'attesa della nuova partita, la sua ansia, le sue aspettative e ritorni a sperare che questa volta andrà meglio.Insomma diciamocela tutta e senza peli sulla lingua l'Italia ci ha tradito. Ci sentivamo campioni del mondo, forti ed orgogliosi. Credevamo in lei eravamo certi che in un momento importante ci avrebbe dimostrato di meritare la nostra grande passione... invece... l'amata Italia se fatta inchiappettare da una Olanda qualsiasi senza una vera, senza una valida ragione, senza dignità, come si dovrebbe resistere e soffrire quando si tiene davvero a qualcosa. Qualcuno ha chiesto scusa, altri hanno solo scrollato le spalle... tanto per loro cosa cambia? Che hanno da perdere... loro. Noi ci siamo rimasti male però... ci credevamo.Forse sono un nostalgico e non mi accorgo che i tempi cambiano, o sono talmente moderno da essere un troglodita nel credere ancora in alcuni ideali. Io ho tifato per Paolo Rossi e Bettega, la mia vita é scandita dai Mondiali - che da Espana ‘82 piace un po' a tutti chiamare Mundial - di cui ricordo ogni gol e mi commuovo ancora nel rivedere quei momenti su Eurosport Classic, rigorosamente nell'appasionato commento originale. Mi commuove Bruno Pizzul che dice “ha il problema di girarsi“, “cincischia a centrocampo” ed “è tutto molto beello“. Mi commuove la voce di Nando Martellini e i suoi infiniti errori. Mi ricordo la poltrona su cui ero seduto per Italia-Brasile 3-2, che c’era caldissimo fuori ed il condizionatore faceva così rumore che la voce di Martellini si sentiva appena, che erano le cinque del pomeriggio, che papà era con me quel giorno, seduto lì e mio fratello ha perso il terzo gol perché è andato a prendere da bere.Amavo le partite di quelle squadre con le magliette sempre quelle, senza la scritta Pirelli, Toyota, Fastweb. Sempre quelle, magari lievemente imbruttite da intarsi d’oro, numeri sfocati, colletti mezzi bianchi e mezzi tricolori, ma sempre quelle. Mi davano sicurezza, sapevi che era quella la tua squadra e la tolleravi, l'amavi anche quando non andava bene, ti sentivi partecipe di una disavventura e non oggetto di un tradimento.Gli azzurri, gli oranje, le furie rosse. Non diverse di anno in anno. Niente maglie con la croce rossa mai viste prima, da vendere in Giappone, niente seconde maglie gialle o verdi per la coppa Uefa e terze a strisce orizzontali per la coppa Italia perché poi il tifoso le vuole tutte a cento euro l’una. Amavo quelle squadre che non potevano permettersi di comprare Ronaldinho e Drogba, che non potevano schierare undici stranieri, ma solo umiltà ed un gran cuore, che si portavano dietro tifosi colorati, alcuni con gli zoccoli, raramente violenti se non sono inglesi e non c’è troppo alcol nelle vicinanze. Squadre che non avevano presidenti criminali, società quotate in borsa, che non facevano la Champions League brought to you by Mastercard... ma la Coppa dei Campioni e basta.Le cose inesorabilmente cambiano ma stasera io, in compagnia di milioni di italiani, sarò lì davanti alla TV a palpitare per un gruppo di viziati miliardari, la cui unica preoccupazione e stare attenti a non farsi male, altrimenti lo sponsor si incazza. Saremo lì anche se odiamo il sistema, odiamo i calciatori di adesso, odiamo le loro auto, i loro vestiti, le loro finte love story, i loro stipendi da favola, la mancanza di umiltà, l'assenza di un anima e di un orgoglio.... Noi guardiamo le partite malati di passione, ne guardiamo più che possiamo, pure Svezia-Grecia e amiamo il gioco della Grecia, quel passarsi la palla portiere terzino stopper portiere terzino stopper per minuti senza mai nemmeno pensare che sia possibile anche andare oltre il centrocampo e, perché no, provare a fare gol. Un bel catenaccio all’antica che loro sanno fare e noi - da quando ci sentiamo delle star - non più.Viva gli Europei. Per queste partite, quasi tutte brutte ma comunque belle perché sono gli Europei, tolleriamo il tradimento, tolleriamo anche i commenti di Marco Civoli pensando: “ma come è possibile?”. Tolleriamo Carlo Nesti, erede mancato di Pizzul, che urla gol gol cento volte mentre tutti sono fermi perché è fuorigioco e il povero Collovati cerca di farglielo notare. Tolleriamo anche i commentatori tecnici: Salvatore Bagni, “gli olandesi sono cotti“, “camminano” ,”noi abbiamo molta più qualità“, “loro non hanno nessuno sulle ali“, “vinciamo col contropiede“, Bagni l’abbronzatissimo unico a non accorgersi che l’Olanda ci stava facendo di brutto; Bagni in grado di offuscare persino le passate glorie Bulgarelli e Sandreani (”per Del Piero vorrei spendere un aggettivo: spirito di sacrificio“ ???!!!???). Tolleriamo le immagini trasmesse dalla Rai, ancora in 4/3 e in qualità Telecucciadelcane anni ‘80.Tolleriamo Marino Bartoletti - l’aria da guru del pallone nel maldestro tentativo di fare Gianni Brera - e barbapapà Galeazzi perché finisce che, mai sazi, guardiamo anche Notti europee e piangiamo l’unico sanzionato vero di Moggiopoli: non c’è Aldo Biscardi con la sua capigliatura color maglia dell’Olanda e i suoi complotti, la moviola in campo e Maurizio Mosca che urla. Aldo Biscardi is part of the game.E mentre il vero anticonformista di sinistra tiferà Romania, nei commenti dei giornalisti bravi ed anche meno bravi è già Italia-Spagna. Già, perché noi avendo perso la prima saremo secondi nel girone e loro avendo rifilato quattro gol ai poveri russi (se c’è un negozio di vodka aperto nei pressi dello stadio, i russi giocano così) sono già primi. Tranquilli: delegati di Casa azzurri hanno già avvicinato Mutu e Chivu. Per ora non vogliamo saperlo, fra dieci anni ce lo racconta il viionario Oliverio Beha. I romeni sono rom, ha semplificato Calderoli (peraltro deluso dalla scritta rou che appare in video quando gioca la Romania). Poi la Francia. Sono negri, ha semplificato Calderoli. La Romania si può fare. La Francia non ha più Zidane. Da oggi in poi sono tutte finali. Nel calcio, tutto può succedere perché la palla è rotonda. Donadoni non è adeguato. Deve mettere Cassano. Materazzi è vecchio, poi ha troppi tatuaggi. Chiellini non ha esperienza. Il prossimo deve farlo su Barzagli. Barzagli gioca in nazionale? E meno male che Donadoni non ha litigato con Panucci, se no portava anche Zaccardo. Evviva il calcio del terzo millennio, il calcio rimasto, il calcio delle star, quello tutto sponsor e cinici interessi... tanti interessi.Guarderò Italia-Romania ma ad occhi socchiusi sognando che scendano in campo:1 ZOFF Dino2 BARESI Franco 3 BERGOMI Beppe4 CABRINI Antonio5 COLLOVATI Fulvio6 GENTILE Claudio7 SCIREA Gaetano8 VIERCHOWOD Pietro9 ANTOGNONI Giancarlo10 DOSSENA Beppe11 MARINI Giampiero12 BORDON Ivano 13 ORIALI Gabriele14 TARDELLI Marco15 CAUSIO Franco16 CONTI Bruno17 MASSARO Daniele18 ALTOBELLI Alessandro 19 GRAZIANI Ciccio20 ROSSI Paolo21 SELVAGGI Franco22 GALLI Giovanni E griderò pure FORZA ITALIA... e vanculo Belusconi che ci ha tolto pure il nostro incitamento preferito!!!!!!Perchè non si può rinunciare ad amare... a sperare!