CyberArguti Blog

Ho reso immortale il mio amore


Ci siamo incontrati alla deriva di un fiume corrotto dalla sua stessa corrente. Abbiamo cercato di aggiustare quello storto defluire di acque confuse con la sapiente astuzia del pensiero che dimentica i torti subiti, i vuoti incolmati, le occasioni svanite, le solitudini incrociate.Facevamo finta, come se si potesse ignorare tutto in fretta con un bacio soltanto. Se ci fossimo riusciti, adesso Giulia, tutto sarebbe più semplice. Lo so che non ti chiami Giulia, io ti chiamo con più nomi, perché tu sei tanto, io ti chiamo con più nomi perché tu sei tutte le donne che ho incontrato in precedenza messe assieme. Ma potrei un giorno dire che forse ti chiamo con più nomi perché in realtà sei una delle tante, una qualunque, e sarebbe bello poterci sorridere sopra, sì, soprattutto sopra.Sono steso sul mio piccolo divano a guardare il soffitto, ascolto il silenzioso ventilare della brezza della sera, sbatto forte le palpebre, cerco di sognare e di pensarti attraverso imprudenti, scandalose immagini e mi viene rabbia. I ricordi più belli belli a volte arrabbiano, perché non li stiamo vivendo e in cuor nostro sappiamo che non li vivremo mai più di nuovo. Ma ce ne saranno altri, di solito accade così, adesso è tutto avvolto nella nebbia di una strana estate che non è più la stessa, ma ce ne saranno altri, di solito accade così. Forse altri infinitamente più belli, forse tu li hai già trovati, ma chi può dirlo... di solito accade così, non è vero forse?Le ombre del sole si stagliano sulla città. Le campane suonano l'ora e mi chiedo perché non suonino Beethoven o Bach o Chopin. Sono stanco delle ore contate, come se bisognasse attendere con ansia il proprio andare dall'altra parte della vita.Ma io la soluzione per dare un senso a tutto l'ho trovata: ho reso immortale il mio amore. In quell'istante in cui stavi mettendo il piede sullo scalino di quella angusta scala che ti avrebbe allontanata per sempre da me ho reso immortale il mio amore mettendo nelle tue mani il mio cuore. E' stato un istante, rapido gesto, veloce , furtivo, non te ne sei neppure accorta nei tuoi pensieri, non miei, assorta. Adesso con quel dono nelle tue mani non potrò ma più morire senza di te, dovremo per forza essere insieme, perché se la vita ci ha separato non ci separerà la morte, avrai sempre il mio cuore con te ovunque tu vada.Adesso di nuovo lontana ascolto l'eco della tua voce che arriva dal mare e dalle cime dei monti e ricordo il colore ambrato della tua pelle che si era carezzata alla mia.Ricordo nei tuoi occhi gioia e lacrime nascoste e chissà se fossero tutte per me o per te stessa e basta. Sarà quello adesso il mio cuore: i ricordi. Un dono da portare insieme, come le lacrime che scendono furtive e senza licenza sulle guance baciate dal sole o dalla luna, unici testimoni di questo sciagurato amante.Mi avevi dato l'immortalità, attraverso i tuoi baci, ti avrei voluta prendere e portare via nel mio piccolo mondo, tra le mie braccia forti, non farti toccare più terra, almeno per una volta non farti toccare più quel terreno angusto in cui ci muovevamo impacciati e farti volare con me, oltre la realtà. Ma il delitto è stato compito, i sogni barbaramente ammazzati.Io quell'amore l'ho reso immortale lasciando tra le tue mani il mio cuore, non potrò mai più amare senza il mio cuore, saranno i ricordi il mio battito vitale.Perché l'amore vero non è nel fuoco che arde ma nella cenere che ne rimane. La mia cenere brucia... e così è, per sempre.Ma si sa che... amare fa male.