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Siamo alla frutta!!! Ma che frutta ???


L'espressione "siamo alla frutta", che possiamo considerare come un'applicazione della "semantica dell' eufemismo" al ben più truculento "essere alla canna del gas", tutto sommato, ingentilisce il linguaggio, pur senza alterare il concetto di fondo.Sembra un'operazione accettabile considerando il dilagare delle "parole spazzatura".Si dice "essere alla frutta" alludendo alla situazione economica generale o a quella particolare di un'impresa o di un negozio. Lo si dice di un uomo politico braccato dai suoi errori, di un' amministrazione pubblica azzerata da arresti e incriminazioni. "Alla frutta" puo' ridursi uno scrittore che non trova piu' il successo o un allenatore di calcio, un cantante o un presentatore televisivo ed anche una storia d'amore.Il significato di questa locuzione é evidente: la frutta, fresca o secca, é l'ultima portata di un menu che si rispetti, e dunque se uno é "alla frutta" vuole dire che é alla fine nel senso, però , di grande povertà , di avvilente esaurimento delle risorse.Non si tratta, ad ogni modo, come molti ritengono, di un' espressione nata nei nostri tempi. E di moda adesso, ma l' origine é antica. In un trattato pubblicato verso la metà del Cinquecento e intitolato "Osservazioni sulla volgar lingua", si trova questa frase: "Quando vogliono dimostrare che alcuno sia in estrema miseria caduto, dicono lui essere giunto al verde... Il medesimo si dinota con dire che alcuno sia giunto alle frutte: percioche' questo é l'ultimo cibo che si pon sulle tavole".Ma essere alla frutta a volte non è prorio male... la frutta fa bene è ricca di fibre e non ristagna nell'intestino come un amore consunto... di frutta si può godere... anche se rimane sempre una questione di punti di vista.