Catcher in the rye

IN THE GHETTO


IN THE GHETTO Entro’ al Tattletail Lounge, lo strip club vicino allo Cheshire Bridge, alle 11,30.Si avvicino’ al bancone e il barista gli diede una birra, chiamandolo con quel nomignolo con cui tutto lo conoscevano li’ dentro: Pee Wee. Come al solito era l’unico bianco nel club.Sul palco c’erano un paio di ragazze che, senza troppa voglia, si dimenavano al ritmo di una vecchia hit di Tupac mentre nei tavoli di fronte alcuni ragazzi fischiavano ed urlavano.La serata sembrava abbastanza moscia a dire il vero, anche perchè al fine settimana mancavano ancora un paio di giorni. Jasmine si sarebbe dovuta esibire di li’ a breve. Non era mai stato geloso del lavoro che faceva, anzi, gli piaceva guardarla mentre faceva lo strip, di sicuro era una delle migliori del Tattletail e per questo era pagata. Quelle sul palco dovevano essere le due di cui Jasmine gli aveva parlato la sera prima, venivano da Baltimora e secondo lei erano molto più giovani di quanto avessero detto. Ma non era certo questo cio’ che interessava a Wallace, il proprietario del club, in giro dicevano che ultimamente doveva dei soldi a della gente del racket che non andava troppo per il sottile.Bevve l’ultimo sorso di birra, lascio’ il bicchiere vuoto sul bancone e si ando’ a sedere ad un tavolino un po’ in disparte.Eccola. “In da Club” di 50 Cent inizio’ a rimbombare dalle enormi casse del locale e Jasmine, con addosso il suo bikini preferito, inizio’ il suo numero.Lascio’ passare un paio di minuti e si alzo’: era venuto il suo momento per entrare in scena e lavorare un po’. Si avvicino’ ai ragazzi sotto il palco e si uni’ alle loro grida di apprezzamento poi estrasse dal portafoglio un biglietto da 10 dollari.Jasmine ora stava ballando proprio ai bordi del palco sopra di loro, lui le fece vedere i soldi e quindi li infilo’ nel tanga della ragazza. La gente intorno poco dopo inizio’ a fare lo stesso.Funzionava sempre allo stesso modo, lo sapeva bene lui, era il suo lavoro.