Uccello comune ( avis avis ) Presente uniformemente su tutto l’orbe terraqueo, l’animale risulta privo di ali e di piume su tutto il corpo, a parte una leggera lanugine che si infittisce verso il basso dove presenta proprio l’aspetto di peli che vanno a coprire due appendici sferiche ; la pigmentazione cangia a seconda delle zone di provenienza dall’avana al rosso cupo al giallo al nero, tendendo al rosso mattone verso la testa; le dimensioni variano a seconda degli individui e della latitudine; da dimensioni di 3 cm si può arrivare ai 32 , come narra tale Roccus Siffredis da Ortona , un artista di strada che aveva un volatile di tali dimensioni addestrato a schiacciare le noci e Johannes Holmensis, un cavaliere di ventura che se ne serviva invece per fargli aprire a testate le porte nemiche. Particolarità della specie è di passare con facilità estrema dallo stato liquido ( moscium et mollis) a quello solido ( extremamente durum et rigidum); lo scopo principale del volatile è anzi proprio quello di provocare tale metamorfosi, che ottiene cercando di penetrare in tutti i modi nello stretto buio e umido pertugio di un volatile di specie simile ma non affine, la passeracea, che però è alquanto restia a farsi avvicinare se le dimensioni dell’uccello ospite non raggiungono il livello minimo sindacale. A questo punto quest’ultimo si arrangia con una manovra detta manos automatikos. Uccello Gardense ( Apterix gardensis astinentis ) Gli esemplari di questa specie non dovrebbero distinguersi in nulla dal punto di vista anatomico da quelli della specie comune, anche se nessuna ornitologa ad oggi è mai riuscita ad avvicinarsi abbastanza per scoprirlo; l’uccello, privo di ali e dalle piume lanuginose, ha infatti sviluppato una capacità di mimetizzazione e di fuga notevolissime, per cui catturarlo è ritenuta impresa impossibile; conduce una esistenza estremamente ritirata e abitudinaria rintanato in un habitat protetto a lui congeniale dal quale esce con molta circospezione: lo fa ad orari fissi ( alle 12.30 esatte al mattino e ad un orario più flessibile la sera ) per nutrirsi quasi esclusivamente di lasagne al forno; non sono ad oggi noti accoppiamenti di questo esemplare, che pare perciò destinato all’estinzione.
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Uccello comune ( avis avis ) Presente uniformemente su tutto l’orbe terraqueo, l’animale risulta privo di ali e di piume su tutto il corpo, a parte una leggera lanugine che si infittisce verso il basso dove presenta proprio l’aspetto di peli che vanno a coprire due appendici sferiche ; la pigmentazione cangia a seconda delle zone di provenienza dall’avana al rosso cupo al giallo al nero, tendendo al rosso mattone verso la testa; le dimensioni variano a seconda degli individui e della latitudine; da dimensioni di 3 cm si può arrivare ai 32 , come narra tale Roccus Siffredis da Ortona , un artista di strada che aveva un volatile di tali dimensioni addestrato a schiacciare le noci e Johannes Holmensis, un cavaliere di ventura che se ne serviva invece per fargli aprire a testate le porte nemiche. Particolarità della specie è di passare con facilità estrema dallo stato liquido ( moscium et mollis) a quello solido ( extremamente durum et rigidum); lo scopo principale del volatile è anzi proprio quello di provocare tale metamorfosi, che ottiene cercando di penetrare in tutti i modi nello stretto buio e umido pertugio di un volatile di specie simile ma non affine, la passeracea, che però è alquanto restia a farsi avvicinare se le dimensioni dell’uccello ospite non raggiungono il livello minimo sindacale. A questo punto quest’ultimo si arrangia con una manovra detta manos automatikos. Uccello Gardense ( Apterix gardensis astinentis ) Gli esemplari di questa specie non dovrebbero distinguersi in nulla dal punto di vista anatomico da quelli della specie comune, anche se nessuna ornitologa ad oggi è mai riuscita ad avvicinarsi abbastanza per scoprirlo; l’uccello, privo di ali e dalle piume lanuginose, ha infatti sviluppato una capacità di mimetizzazione e di fuga notevolissime, per cui catturarlo è ritenuta impresa impossibile; conduce una esistenza estremamente ritirata e abitudinaria rintanato in un habitat protetto a lui congeniale dal quale esce con molta circospezione: lo fa ad orari fissi ( alle 12.30 esatte al mattino e ad un orario più flessibile la sera ) per nutrirsi quasi esclusivamente di lasagne al forno; non sono ad oggi noti accoppiamenti di questo esemplare, che pare perciò destinato all’estinzione.