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"My name is Bond, James Bond"..."Montalbano sono!"


Quando ero piccola mio padre guardava assiduamente repliche e controrepliche del commissario Maigret ed io dormivo beatamente, poi, da adolescente, imperversava l'ispettore Derrick, anche lui con un'infinità di repliche e controrepliche ed io continuavo ad addormentarmi, poi, finalmente, anche io ho trovato il mio investigatore preferito, per la precisione un commissario, il Commissario Montalbano! Ho letto tutti i libri, guardo tutte le puntate televisive, repliche comprese ovviamente, attendo con ansia l'uscita dei nuovi romanzi o la realizzazione dei nuovi episodi, insomma sono una vera appassionata! Il personaggio è nato dalla penna di Andrea Camilleri e, ovviamente, questo lo sanno tutti, forse, però, non tutti sanno che il nome Montalbano è un omaggio al grande scrittore e giallista spagnolo Manuel Vasquez Montalban creatore del detective Pepe Carvalho. Montalbano e Pepe hanno molte cose in comune, sono scontrosi, quasi burberi, amanti della buona cucina, innamorati  della propria terra, Pepe, però è assai più stravagante di Montalbano, infatti è solito utilizzare i libri, in particolare i classici, per accendere il camino, Montalbano legge con attenzione testi importanti e ne trae spunto per le sue indagini, Pepe è fidanzato con la tenutaria di un bordello, Montalbano ha da sempre la tranquilla Livia al suo fianco, anzi a debita distanza visto che vive a Boccadasse, cioè in Liguria, Pepe si muove tra le ramblas di Barcellona, Montalbano nell'immaginaria Vigata che poi, nelle realizzazioni televisive, sarebbe Ragusa e la relativa Marina di Ragusa ossia Marinella. Se Pepe fuma il sigaro, Montalbano si addruma una sicaretta, se Pepe ha fame a Montalbano smorca pititto, Pepe cucina piatti catalani, preferibilmente baccalà, ma Montalbano ha la trattoria di fiducia oppure la fedele Adelina che gli lascia nel frigorifero abbondanti porzioni di pasta incasciata, agliove e triglie fritte e tiene la casa sempre perfettamente puliziata. Non so se i romanzi di Camilleri siano stati tradotti in altre lingue, ma sicuramente deve essere un'impresa assai difficile, quasi impossibile, perchè se la bellezza della serie televisiva è, in massima parte, affidata alla bravura dell'attore Luca Zingaretti, il fascino dei romanzi risiede tutto in quel siciliano "leggero" che rende la scrittura di Camilleri qualcosa di unico e irripetibile. Di solito i grandi autori, dopo un po', cominciano a detestare i propri personaggi, forse, artisticamente, sentono il bisogno di creare qualcosa di nuovo, ma , la prego, Camilleri, non faccia morire il mitico Salvo, lo faccia invecchiare, rimbambire forse pure ammalare, ma lo tenga in vita altrimenti ha presente cosa succedeva in "Misery non deve morire"?