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UN BANALE FATTO DI CRONACA.


Un mio amico mi ha mandato un trafiletto di un quotidiano locale in cui veniva descritto un fatto abbastanza inquietante avvenuto ieri a pochi passi da casa mia.In pratica, in un grande negozio di elettrodomestici, situato sulla principale arteria commerciale di Roma, ossia Via Appia, una quattordicenne è stata avvicinata da una persona adulta con il volto completamente coperto da un casco integrale ed è stata punta da una siringa. Il tutto è avvenuto in tempi rapidissimi, la madre della ragazza, pur essendo presente nel negozio, non ha avuto modo di rendersi conto dell'accaduto e la ragazza stessa non riusciva a spiegare la dinamica del gesto. Ovviamente la vittima è stata portatata immediatamente al pronto soccorso e tutti ci auguriamo che stia bene, soprattutto speriamo che la siringa non fosse sporca di sangue infetto e che nulla sia stato iniettato nel corpo della giovane, ma il punto è un altro, come è possibile che in un negozio dotato di vigilanza si lasci entrare un uomo dal volto completamente coperto dal casco integrale? Inoltre l'uomo non solo è riuscito a fare ciò che ha fatto, ma si è anche dileguato in maniera del tutto indisturbata! Sicuramente si tratta di una persona mentalmente disturbata e, suppongo, che i giornali non abbiano dato troppo risalto alla cosa per evitare il pericolo dell"emulazione", ma non sarebbe forse giusto dare una "piccola" lezione alla gestione del noto rivenditore di elettrodomestici affinchè migliori il servizio di vigilanza invece di bombardarci con la pubblicità?! Allora potremmo finalmente dire:"Non ci sono paragoni!"