Da, Il Giornale:L’abuso e la menzogna:mettete queste due colpe sulla bilancia. Da una parte c’è un premier che telefona in questura per aiutare una ragazzina sbandata, che nella vita si arrangia come può. Non è un ordine. Non è un diktat che arriva dall’alto. È solo un modo per non rispedirla in comunità, da dove è già scappata più volte. È un abuso di potere che offre un’altra possibilità a chi ha una vita già molto complicata. L’altra è la menzogna di un uomo che ha fatto in fretta a iscriversi al partito dei giusti. Uno che fa il moralista di professione ma non trova scandaloso dare le chiavi di casa al cognato, una casa che il suo partito ha ricevuto in eredità da una vecchia signora che sperava così di sostenere la sua causa e i suoi ideali. Fini, dicono ora i pm, ha truffato solo se stesso. E per questo hanno chiesto di archiviare tutto. Sarà il gip a decidere. Ma Gianfranco resta ancora indagato. Un presidente della Camera indagato. È stato furbo: ha blandito i giudici, si è iscritto al loro partito e in cambio ha ottenuto quel segreto istruttorio che a gente come Berlusconi non spetta mai...