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Essere cattolici cristiani nel terzo millennio

 

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Citazioni nei Blog Amici: 10
 

 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2591 pubblicato il 10 Marzo 2014 da catholicmind

Cari amici,

             La Regina della Pace ha chiesto il digiuno fin dalle prime settimane delle apparizioni e non ha mai cessato di richiamarlo, in particolare nei momenti di crisi internazionale, quando la pace era in pericolo.

              “Cari figli, vi invito a pregare e a digiunare per la pace nel mondo. Voi avete dimenticato che con la preghiera e il digiuno si possono allontanare anche le guerre e persino sospendere le leggi naturali. Il digiuno migliore è quello a pane e acqua. Tutti, eccetto gli ammalati, devono digiunare. L’elemosina e le opere di carità non possono sostituire il digiuno” (21-07-1982).

            “Se siete in difficoltà o nel bisogno, venite a me. Se non avete la forza di digiunare a pane e acqua, potete rinunciare ad altre cose. Oltre che al cibo, sarebbe bene rinunciare alla televisione, perché dopo aver guardato i programmi televisivi siete distratti e non riuscite a pregare. Potreste rinunciare anche all’alcool, alle sigarette e ad altri piaceri. Sapete da voi stessi ciò che dovreste fare” (08-12-1981).

            La Madonna dà una grande importanza al digiuno, sia per la vita spirituale come per la pace nel mondo. Lo ritiene uno strumento fondamentale nella lotta contro Satana. Maternamente fa notare che la pratica del digiuno è caduta in disuso nella Chiesa: “Digiunate. Il digiuno è di grande importanza nella vita spirituale. Durante quest’ultimo quarto di secolo il digiuno è stato dimenticato in seno alla Chiesa cattolica” (31-05–1984).

            Proprio perché “Satana è sciolto dalle catene” (cfr. 01-01-2001) la Madonna chiama tutti a impugnare le armi della battaglia, la preghiera e il digiuno, per condurre l’umanità a un nuovo tempo, un tempo di primavera (cfr. 25-01-2001).

            Il digiuno non riguarda solo la gola, ma tutti i sensi: “Cari figli, vi invito a rinnovare il vostro digiuno in tutti i vostri sensi: digiuno della gola e degli occhi, delle orecchie e della lingua. Fate mortificazioni. In questo modo rinnoverete la preghiera del vostro corpo” (14-01-1989).

           L’obiettivo del digiuno, della rinuncia e della mortificazione è quello di rinunciare al peccato e di conseguire la libertà dei figli di Dio:“Coraggio figlioli! Ho deciso di guidarvi sulla via della santità. Rinunciate al peccato e incamminatevi sulla via della salvezza, la via che ha scelto mio Figlio” (25-05-2006).

     Il digiuno è un’arma necessaria per superare vittoriosamente il tempo di prova che la Chiesa sta affrontando: “Chi prega non ha paura del futuro, chi digiuna non ha paura del male” (25-01-2001).

 
 
 

Messaggi da Medjugorje...

Post n°2590 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da catholicmind

Messaggio del 25 febbraio 2014

Cari figli! Vedete, ascoltate e sentite che nei cuori di molti uomini non c'è Dio. Non lo vogliono perché sono lontani dalla preghiera e non hanno la pace. Voi, figlioli, pregate, vivete i comandamenti di Dio. Voi siate preghiera, voi che fin dallo stesso inizio avete detto "si" alla mia chiamata. Testimoniate Dio e la mia presenza e non dimenticate figlioli, che Io sono con voi e vi amo. Di giorno in giorno vi presento al mio figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2589 pubblicato il 28 Febbraio 2014 da catholicmind

Cari amici,
La Regina della Pace, nel messaggio a Marija, ci prepara al tempo di Quaresima, mettendo al centro la preghiera.

L’invito è il più forte possibile:
“Voi siate preghiera”. 

Noi siamo preghiera quando siamo totalmente rivolti a Dio con la mente, con il cuore, con le opere, con tutta la nostra persona.
Allora Dio abita in noi, ci avvolge con la Sua luce, ci riscalda col Suo amore, ci comunica la Sua vita.

Quando preghiamo in modo da essere preghiera, irradiamo Dio e testimoniamo la Sua presenza.
Quando siamo lontani dalla preghiera, siamo lontani da Dio.
Quando in un cuore non ci sono la preghiera e la pace, non c’è Dio.
Tutti lo possiamo vedere e toccare con mano.

“Vedete, ascoltate e sentite che nei cuori di molti uomini non c’è Dio. Non lo vogliono perché sono lontani dalla preghiera e non hanno la pace”.

Nella preghiera incontriamo Dio, facciamo l’esperienza del Suo amore, coltiviamo la Sua amicizia. Chi è lontano da Dio incominci a pregare con umiltà di cuore e Lo troverà. 
La Madonna scuote dal torpore quelli che fin dall’inizio hanno risposto alla chiamata. Non devono fare come le vergini stolte che si sono addormentate e sono rimaste senza olio nelle lampade.

“Voi figlioli, pregate, vivete i comandamenti di Dio, testimoniate Dio e la mia presenza”.
La Madonna ci vuole svegli e fervorosi. La Sua presenza è un’immensa grazia: “Non dimenticate figlioli che sono con voi e vi amo”.
La Madonna non vuole che ci accada come agli apostoli nel Getsemani. Nell’ora dell’attacco dell’impero delle tenebre si sono fatti trovare addormentati e sono fuggiti. 

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2588 pubblicato il 21 Febbraio 2014 da catholicmind

Cari amici, 
Papa Francesco, sulla stessa onda della Regina della Pace, è infaticabile nell’incoraggiare ad accostarsi al Sacramento della Riconciliazione.

Il perdono dei nostri peccati non è qualcosa che possiamo darci noi. Io non posso dire: mi perdono i peccati. Il perdono si chiede, si chiede a un altro e nella Confessione chiediamo il perdono a Gesù”.

Quando riceviamo il perdono dei peccati, possiamo veramente “essere nella pace”:
“E questo lo abbiamo sentito tutti nel cuore quando andiamo a confessarci, con un peso nell'anima, un po' di tristezza; e
quando riceviamo il perdono di Gesù siamo in pace, con quella pace dell'anima tanto bella che soltanto Gesù può dare, soltanto Lui”.

Il Papa ha anche ricordato che è necessario rivolgersi al sacerdote, non confessarsi solo con Dio:
“Uno può dire: io mi confesso soltanto con Dio. Sì, tu puoi dire a Dio perdonami’, e dire i tuoi peccati, ma i nostri peccati sono anche contro i fratelli, contro la Chiesa. Per questo è necessario chiedere perdono alla Chiesa, ai fratelli, nella persona del sacerdote”.

Accostandosi al Sacramento della Riconciliazione, anche la vergogna è salutare:
Anche la vergogna è buona, è salute avere un po' di vergogna…La vergogna fa bene, perché ci fa più umili, e il sacerdote riceve con amore e con tenerezza questa confessione e in nome di Dio perdona”.

Non bisogna avere paura della Confessione:
“È buono parlare con il fratello e dire al sacerdote queste cose, che sono tanto pesanti nel mio cuore. E uno sente che si sfoga davanti a Dio, con la Chiesa, con il fratello.
Non avere paura della Confessione! Uno, quando è in coda per confessarsi, sente tutte queste cose, anche la vergogna, ma poi quando finisce la Confessione esce libero, grande, bello, perdonato, felice”.

“Ogni volta che noi ci confessiamo, Dio ci abbraccia, Dio fa festa! Andiamo avanti su questa strada. Che Dio vi benedica!”

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2587 pubblicato il 14 Febbraio 2014 da catholicmind

Cari amici,
l’11 Febbraio dello scorso anno è stata data al mondo la sconvolgente notizia che Benedetto XVI aveva rinunciato al servizio petrino. Insieme alla commozione, alla comprensione e al rincrescimento, non sono mancate le voci apertamente critiche.

Papa Francesco, a un anno dall’evento, ha espresso in un tweet una grande considerazione per il suo predecessore, definendolo “un uomo umile e coraggioso”.

Questo gesto straordinario, frutto di umiltà e di coraggio, ci aiuta a capire come sia importante nelle vicende della vita, agire sotto la guida di una coscienza illuminata. 

È stato lo stesso Benedetto XVI ad affermare, in diverse occasioni, che egli ha fatto la sua scelta seguendo una convinzione di coscienza e quindi obbedendo alla volontà di Dio.

“Cari fratelli e sorelle, come sapete, ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore mi ha affidato il 19 aprile 2005. Ho fatto questo in piena libertà per il bene della Chiesa, dopo aver pregato a lungo ed aver esaminato davanti a Dio la mia coscienza, ben consapevole della gravità di tale atto, ma altrettanto consapevole di non essere più in grado di svolgere il ministero petrino con quella forza che esso richiede”. 

Per pervenire a un giudizio di coscienza retto e certo, cioè sicuro di adempiere la volontà di Dio, Benedetto XVI ha dovuto dedicarsi alla preghiera, predisporsi interiormente all’ascolto, fare discernimento delle voci interiori, ponderare con prudenza ogni pro e contro.

Alla fine è arrivata la decisione, umile e coraggiosa, che gli ha dato una grande pace:
“Il Signore mi chiama a ‘salire sul monte’, a dedicarmi ancora di più alla preghiera e alla meditazione. Ma questo non significa abbandonare la Chiesa, anzi, se Dio mi chiede questo, è proprio perché io possa continuare a servirla con la stessa dedizione e lo stesso amore con cui l’ho fatto fino ad ora, ma in un modo più adatto alla mia età e alle mie forze”.

Quando il cuore si apre alla voce di Dio e cerca la sua volontà, mettendo a tacere tutto il resto, Dio fa ci sentire ciò che desidera da noi e ci chiede di compierlo con la fortezza che egli ci dona.


 
 
 

Messaggi da Medjugorje...

Post n°2586 pubblicato il 07 Febbraio 2014 da catholicmind

Messaggio del 2 febbraio 2014 (Mirjana)

Cari figli, con materno amore desidero insegnarvi la sincerità, perché desidero che, nel vostro operare come miei apostoli, siate corretti, decisi, ma soprattutto sinceri. Desidero che con la grazia di Dio siate aperti alla benedizione. Desidero che, col digiuno e la preghiera, otteniate dal Padre Celeste la consapevolezza di ciò che è naturale, santo, divino. Colmi di consapevolezza, sotto la protezione di mio Figlio e la mia, sarete miei apostoli che sapranno diffondere la Parola di Dio a tutti coloro che non la conoscono, e saprete superare gli ostacoli che si troveranno sulla vostra strada. Figli miei, con la benedizione la grazia di Dio scenderà su di voi e voi potrete conservarla col digiuno, la preghiera, la purificazione e la riconciliazione. Avrete l’efficacia che vi chiedo. Pregate per i vostri pastori, affinché un raggio della grazia di Dio illumini le loro vie. Vi ringrazio.

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2585 pubblicato il 07 Febbraio 2014 da catholicmind

Cari amici,

la Madonna appare ogni 2 del mese alla veggente Mirjana per pregare per tutti coloro che non conoscono l’amore di Dio. Perché si aprano alla fede i non credenti hanno bisogno della preghiera, ma anche della nostra testimonianza.

Per questo la Madonna ci esorta a cambiare noi stessi, affinchè diventiamo, con la nostra coerenza, degli apostoli credibili ed efficaci.

“Con materno amore desidero insegnarvi la sincerità, perché desidero che, nel vostro operare come miei apostoli, siate corretti, decisi, ma soprattutto sinceri”.

Non è possibile portare l’amore di Gesù a chi non Lo conosce, se Gesù non ha preso dimora nel nostro cuore.

I mezzi che la Madonna ci indica ancora una volta sono la preghiera e il digiuno, con i quali possiamo discernere ciò che è retto, giusto e santo.

La preghiera e il digiuno, la purificazione e la riconciliazione ci aiuteranno ad essere perseveranti e ad essere efficaci nella testimonianza.

La Madonna insiste sul fatto che l’apostolato avviene per irradiazione della luce e dell’amore di Gesù presente in noi.
La nostra conversione diviene strumento col quale Dio avvicina a sé i lontani.
 
I cristiani sono lievito e sale. Devono vigilare per conservare il sapore.

 
 
 

Messaggi da Medjugorje...

Post n°2584 pubblicato il 01 Febbraio 2014 da catholicmind

Messaggio del 3 gennaio 2014 (Ivan)

Cari figli, anche oggi desidero invitarvi: vivete i messaggi che vi sto dando. Vivete i miei messaggi, solo così potrò darvi nuovi messaggi. Pregate particolarmente in questo tempo per i miei progetti che desidero realizzare: progetti col mondo, progetti di pace. Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata.
Messaggio del 25 gennaio 2014
Cari figli, anche oggi desidero invitarvi: vivete i messaggi che vi sto dando. Vivete i miei messaggi, solo così potrò darvi nuovi messaggi. Pregate particolarmente in questo tempo per i miei progetti che desidero realizzare: progetti col mondo, progetti di pace. Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata.

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2583 pubblicato il 01 Febbraio 2014 da catholicmind

Cari amici,

in occasione della festa di S. Giovanni Bosco vi invio il racconto del suo sogno profetico, che il santo raccontò la sera del 30 Maggio 1862.

 

«Figuratevi — disse — di essere con me sulla spiaggia del mare, o meglio sopra uno scoglio isolato, e di non vedere attorno a voi altro che mare. In tutta quella vasta superficie di acque si vede una moltitudine innumerevole di navi ordinate a battaglia, con le prore terminate a rostro di ferro acuto a mo’ di strale. Queste navi sono armate di cannoni e cariche di fucili, di armi di ogni genere, di materie incendiarie e anche di libri. Esse si avanzano contro una nave molto più grande e alta di tutte, tentando di urtarla con il rostro, di incendiarla e di farle ogni guasto possibile.


A quella maestosa nave, arredata di tutto punto, fanno scorta molte navicelle che da lei ricevono ordini ed eseguiscono evoluzioni per difendersi dalla flotta avversaria. Ma il vento è loro contrario e il mare agitato sembra favorire i nemici. 

In mezzo all’immensa distesa del mare si elevano dalle onde due robuste colonne, altissime, poco distanti l’una dall’altra. Sopra di una vi è la statua della Vergine Immacolata, ai cui piedi pende un largo cartello con questa iscrizione: “Auxilium Christianorum”; sull’altra, che è molto più alta e grossa, sta un’OSTIA di grandezza proporzionata alla colonna, e sotto un altro cartello con le parole: “Salus Credentium”. 

Il comandante supremo della grande nave, che è il Romano Pontefice, vedendo il furore dei nemici e il mal partito nel quale si trovano i suoi fedeli, convoca intorno a sé i piloti delle navi secondarie per tenere consiglio e decidere sul da farsi. Tutti i piloti salgono e si adunano intorno al Papa. Tengono consesso, ma infuriando sempre più la tempesta, sono rimandati a governare le proprie navi. 

Fattasi un po’ di bonaccia, il Papa raduna intorno a sé i piloti per la seconda volta, mentre la nave capitana segue il suo corso. Ma la burrasca ritorna spaventosa. 

Il Papa sta al timone e tutti i suoi sforzi sono diretti a portare la nave in mezzo a quelle due colonne, dalla sommità delle quali tutto intorno pendono molte ancore e grossi ganci attaccati a catene. 

Le navi nemiche tentano di assalirla e farla sommergere: le une con gli scritti, con i libri, con materie incendiarie, che cercano di gettare a bordo; le altre con i cannoni, con i fucili, con i rostri. Il combattimento si fa sempre più accanito; ma inutili riescono i loro sforzi: la grande nave procede sicura e franca nel suo cammino. Avviene talvolta che, percossa da formidabili colpi, riporta nei suoi fianchi larga e profonda fessura, ma subito spira un soffio dalle due colonne e le falle si richiudono e i fori si otturano. 

Frattanto i cannoni degli assalitori scoppiano, i fucili e ogni altra arma si spezzano, molte navi si sconquassano e si sprofondano nel mare. Allora i nemici, furibondi, prendono a combattere ad armi corte: con le mani, con i pugni e con le bestemmie. 

A un tratto il Papa, colpito gravemente, cade. Subito è soccorso, ma cade una seconda volta e muore. Un grido di vittoria e di gioia risuona tra i nemici; sulle loro navi si scorge un indicibile tripudio. 

Sennonché, appena morto il Papa, un altro Papa sottentra al suo posto. I piloti radunati lo hanno eletto così rapidamente che la notizia della morte del Papa giunge con la notizia della elezione del suo successore. Gli avversari cominciano a perdersi di coraggio. 

Il nuovo Papa, superando ogni ostacolo, guida la nave in mezzo alle due colonne, quindi con una catenella che pende dalla prora la lega a un’ancora della colonna su cui sta l’Ostia, e con un’altra catenella che pende a poppa la lega dalla parte opposta a un’altra ancora che pende dalla colonna su cui è collocata la Vergine Immacolata. 

Allora succede un gran rivolgimento: tutte le navi nemiche fuggono, si disperdono, si urtano, si fracassano a vicenda. Le une si affondano e cercano di affondare le altre, mentre le navi che hanno combattuto valorosamente con il Papa, vengono anch’esse a legarsi alle due colonne. Nel mare ora regna una grande calma».

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2582 pubblicato il 24 Gennaio 2014 da catholicmind

Cari amici,
le Chiese semivuote nei paesi di antica cristianità sono la conseguenza dell’abbandono della pratica dei sacramenti da parte dei fedeli. 

I Sacramenti sono la fonte della fede e della grazia, senza la quale la vita cristiana languisce e muore.
La preghiera personale non supplisce alla mancanza dei Sacramenti.

L’infaticabile azione pastorale di Papa Francesco è tutta rivolta a sollecitare i fedeli, specialmente i più lontani, alla pratica sacramentale.

Il Papa ha iniziato il suo Pontificato invitando al Sacramento della Riconciliazione, nel quale possiamo fare l’esperienza dell’amore misericordioso di Dio, che perdona sempre quando c’è il pentimento.

Il perdono dei peccati prepara all’Eucaristia, nella quale Gesù Risorto ci dona la Sua vita, che trasforma i cuori e li ricolma di gioia.
Nelle recenti catechesi Papa Francesco ha insistito sul Sacramento del Battesimo col quale viene trasmessa la fede che ci fa figli di Dio e figli della Chiesa, chiamando i genitori alla loro responsabilità.

Anche i sacerdoti che, in nome di Cristo, sono i ministri dei Sacramenti, devono prodigarsi per portare i fedeli alle sorgenti inesauribili della vita divina.

La Regina della Pace sta portando avanti da oltre tre decenni il rinnovamento della Chiesa, chiamando i fedeli alla Confessione e alla Santa Messa.

I fedeli devono comprendere che, con l’abbandono della pratica sacramentale, rischiano l’anoressia spirituale, mettendo a rischio la salvezza eterna delle loro anime. 


 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2581 pubblicato il 16 Gennaio 2014 da catholicmind

Cari amici,
la presenza di Gesù nel nostro cuore, perché possiamo donarlo agli altri, è il tema sul quale in queste settimane ha insistito Papa Francesco, in sintonia mirabile con i messaggi della Regina della Pace.

La Madonna intende l’apostolato come una irradiazione di Cristo, che ha preso dimora in noi e si è incarnato nella nostra vita.

“Per poter essere miei apostoli e per poter aiutare tutti coloro che sono nella tenebra a conoscere la luce di mio Figlio, dovete avere cuori puri e umili”.

Il cristianesimo è un incontro con Gesù Risorto, che cambia la nostra vita, la illumina con la Sua luce, la purifica dal male e la ricolma della Sua gioia.

Quando abbiamo accolto Gesù nel cuore, reso puro ed umile dal suo amore, siamo pronti a portarlo agli altri, più ancora con la nostra persona e la nostra vita che con le nostre parole.

“Allora sarete guidati dall’amore e dalla forza di mio Figlio. Allora sarete miei apostoli, che diffonderanno ovunque attorno a loro i frutti dell’amore di Dio”.

Per  essere strumenti di conversione, bisogna prima convertirsi.
Porta Gesù agli altri chi lo ha fatto entrare nella sua vita.
“A partire da voi e attraverso di voi, agirà mio Figlio, perché sarete una cosa sola”.

 
 
 

Messaggi da Medjugorje...

Post n°2580 pubblicato il 10 Gennaio 2014 da catholicmind

Messaggio del 25 dicembre 2013

Cari figli! Vi porto il Re della pace perché Lui vi dia la Sua pace. Voi, figlioli, pregate, pregate, pregate. Il frutto della preghiera si vedrà sui volti delle persone che si sono decise per Dio e per il Suo Regno. Io con il mio figlio Gesù vi benedico tutti con la benedizione della pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 3 gennaio 2014 (Ivan)
Cari figli, anche oggi desidero invitarvi: vivete i messaggi che vi sto dando. Vivete i miei messaggi, solo così potrò darvi nuovi messaggi. Pregate particolarmente in questo tempo per i miei progetti che desidero realizzare: progetti col mondo, progetti di pace. Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata.

Messaggio del 30 dicembre 2013 (ivan)

Cari figli, anche oggi in modo particolare desidero invitarvi: siate miei portatori di pace in questo mondo inquieto. Pregate per la pace. Vi invito, cari figli, a perseverare nella preghiera. Sappiate che io prego insieme con voi e che intercedo per tutti voi presso mio Figlio. Grazie, cari figli, anche oggi per aver risposto alla mia chiamata.

 

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2579 pubblicato il 10 Gennaio 2014 da catholicmind

 

Cari amici,
dopo la pausa natalizia riprendono le nostre missive settimanali.
Innanzitutto affidiamo a Gesù per mezzo di Maria il nuovo anno, dono del Signore.

Ogni anno è una tappa del pellegrinaggio della vita, che ci porta dal tempo all’eternità. Dobbiamo vegliare perché i nostri passi percorrano la via della salvezza, che porta alla mèta della vita eterna.

Non siamo padroni del nostro tempo, che ci è offerto perché facciamo le scelte decisive della vita, realizzando la volontà di Dio su di noi.

Camminando con Dio il nostro tempo è riscattato dalla vanità e fruttifica per la vita eterna. Più il tempo passa e più si va verso la pienezza.

Camminando senza Dio, vaghiamo in un labirinto senza uscita, finché alla fine, stanchi e angosciati, ci lasciamo impadronire dalla tenebra.

Camminando con Dio il tempo è fruttifero. Vagando senza Dio il tempo è perduto. Camminando con Dio andiamo verso la mèta, vagando senza Dio scivoliamo verso l’abisso.

Riprendiamo con coraggio il cammino, avanzando ogni giorno alla luce della speranza. Lasciamoci prendere per mano da Maria alla sequela di Gesù, nostra gioia.

 

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2578 pubblicato il 19 Dicembre 2013 da catholicmind

Caro Gesù Bambino,

            in questi giorni, in cui nella nostra società molti festeggiano il Natale senza sapere chi sia il festeggiato, da povero italiano non ho timore di rivolgermi a Te, ben sapendo che solo Tu sei in grado di concederci le grazie di cui abbiamo bisogno. A chi infatti dovremmo chiederle se non a Te? Sei l’unico rimasto credibile in questo mondo, dove tutti promettono e nessuno mantiene. Non mi lascio ingannare dal modo umile e discreto con cui sei entrato in questo mondo. Apparentemente sei venuto a mani vuote, al freddo e al gelo di una grotta a stento riscaldata da un bue e un asinello. Deposto in una mangiatoia, non stavi meglio di tanti bambini che fuggono dalla fame e dalla guerra verso le nostre contrade. Eri privo di tutto, ma avevi vicino a Te due persone meravigliose, come mai ce ne sono state: Tua madre Maria e il Tuo custode Giuseppe, che ti guardavano incantati, ben sapendo quale dono in quel momento il Cielo aveva fatto alla terra. Sei nato povero fra i poveri, bisognoso di tutto, ma hai arricchito il mondo con la Tua presenza. Venendo in mezzo a noi ci hai fatto il regalo più grande che potessimo desiderare. Tu, Bambino Gesù, sei la nostra luce, la nostra salvezza, la nostra pace. A Natale hai dato al mondo in regalo Te stesso. Lo ha annunciato l’angelo ai pastori assopiti, improvvisamente svegliati da una musica celestiale: "Vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un Salvatore, che è il Cristo Signore”. 

            Caro Gesù Bambino, sei Tu il regalo di Natale che vorrei chiedere in primo luogo per il mio paese, per questa Italia che ha regalato il presepe al mondo, ma che adesso  lo proibisce negli asili e nelle scuole e che si mostra sempre più insofferente per tutto ciò che ti riguarda. Qualcosa di strano e di pericoloso sta succedendo da qualche tempo. Proprio nelle nazioni dove il Tuo Vangelo ha prodotto i frutti più belli di fede, di carità e di civiltà, è scesa una nebbia spessa che Ti copre e Ti oscura, come se la gente si fosse stancata di Te. Sono sempre meno le persone che Ti ricordano. Sono pochissimi quelli che sanno che il giorno di Natale è quello del Tuo compleanno. Quando vado al supermercato faccio fatica a trovare una scritta di “Buon Natale” da appendere sulla porta di casa. Pare che la nostra società Ti abbia  privato del permesso di soggiorno. Non puoi immaginare quanto ci rimanga male. Tu forse ci sei abituato perché, da quando hai posto la Tua tenda in questo mondo, sei divenuto un perenne fuggiasco.

Non mi rassegno però al fatto che Tu te ne debba andare anche dalla nostra bella Italia. Mi chiedo che cosa saremmo senza di Te. Che cosa ne faremmo di decine di migliaia di chiese vuote, che verrebbero messe in vendita a prezzi stracciati, trasformate in moschee o in discoteche o addirittura rase al suolo per non pagare la tassa sul fabbricato? Che ne sarebbe delle nostre meravigliose opere d’arte, che tutto il mondo ci invidia, dove Tu e Tua Madre siete stati la scintilla che ha acceso il genio di innumerevoli pittori e scultori? Che ne sarebbe della nostra lingua e della nostra letteratura prive dell’anima cristiana che l’ha alimentate, facendo di esse un patrimonio inestimabile dell’umanità? Senza di Te, caro Gesù Bambino, la nostra Italia diventerebbe un cumulo di macerie, un deserto senza vita, infestato da serpenti e da scorpioni.  Non te ne andare, Bambino Gesù. Ti diamo la cittadinanza italiana, Ti esentiamo dalle tasse, Ti procuriamo una casa e un lavoro, ma non te ne andare.

Vedo che non Ti lasci convincere. Vuoi qualcosa d’altro. Ho capito, non Ti interessano le nostre cose, ma i nostri cuori. In questo Natale vorresti trovare un posticino nel cuore di ogni italiano. In fondo che cosa ci costa?  Dovremmo solo fare un po’ di pulizia, tirare via il marcio, raccogliere la spazzatura e portare tutto in quel luogo benedetto dove  il Tuo amore tutto brucia e consuma. Questo è ciò che desideri, ciò che chiedi, ciò che Ti aspetti da questa Italia che da due millenni ricolmi di doni. Vorresti che mettessimo da parte i pregiudizi, le cattiverie, le guerre che non ci stanchiamo di farTi da ormai da troppo tempo. Che cosa ci abbiamo guadagnato  a mettere al Tuo posto Babbo Natale, a sostituire le pecore con le renne, a chiamare festa d’inverno la Tua venuta in mezzo a noi? Il bilancio è fallimentare. Siamo poveri e disperati. Ritorna Gesù Bambino. Senza di Te siamo perduti. Vieni con il tuo sorriso a ridarci la speranza. Porta la Tua famiglia in mezzo a noi, perché ci siamo dimenticati che cosa sia una famiglia. Porta la Tua pace nei nostri cuori senza pace.

Ti prego, lasciati convincere. Lo so bene che non siamo moltissimi che desiderano la Tua venuta. Anche oggi, come al tempo di Erode, quelli che abitano nei palazzi Ti hanno in antipatia. Lo sanno che Tu sei un rubacuori e sono invidiosi. Ma anche fuori dai palazzi già si preparano a trasformare il Tuo Natale in una festa di carnevale. Cerca di accontentarTi, come già facesti a Betlemme con pochi pastori che Ti adoravano estasiati. Ci saranno anche quest’anno, Te lo promettiamo. Al suono delle campane correremo alla Messa di mezzanotte, perché Tu nasca nel nostro cuore. Prima di chiudere questa letterina, forse un po’ impertinente, Ti vorrei ricordare che in Italia c’è il Tuo Vicario, il Vescovo di Roma. È un tipo forte e paterno, pieno di bontà e di misericordia. La gente lo ama e lo ascolta volentieri. Mi ricorda il Tuo padre putativo, San Giuseppe. È un motivo in più perché Tu resti fra noi, in questa Italia che con Te è una Regina, senza di Te una bandiera sgualcita.

 

Buon Natale

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2577 pubblicato il 13 Dicembre 2013 da catholicmind

Cari amici,
il Natale non è soltanto il ricordo della nascita del Signore, ma un evento di Grazia che si rinnova ogni anno.

Allora Gesù è nato in una grotta, oggi nasce nel cuore degli uomini. Questa è la bellezza e la grandezza del Natale.

Di qui l’importanza di preparare il cuore, perché il Verbo possa stabilirvi la Sua dimora, come nel grembo della Vergine Maria.

Questo è reso possibile a ognuno di noi dalla fede, dalla preghiera e dal digiuno.

La fede ci apre al mistero dell’incarnazione, nella quale si manifestano l’amore e l’umiltà di Dio, che si fa con noi uno di noi.

La preghiera mette a tacere il frastuono del mondo e crea il silenzio interiore, nel quale si fa sentire la voce dolce e soave dello Spirito.

Il digiuno ci libera dalla zavorra del mondo e dalle suggestioni dell’effimero e fa crescere in noi il desiderio di Dio.

I Sacramenti della Penitenza e dell’Eucaristia sono il momento di Grazia nei quali Gesù Bambino ci dona la Sua Pace.

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2576 pubblicato il 11 Dicembre 2013 da catholicmind

Cari amici,

siamo ormai prossimi al Natale e in questo momento di grazia ci facciamo coraggio e chiediamo a tutti i nostri ascoltatori un gesto di generosità perché Radio Maria, in questi tempi difficili, possa continuare a vivere e a proseguire la sua missione.

Proponiamo a tutti una maratona, anzi una mariatona nei prossimi tre giorni di Martedì 17, Mercoledì 18 e Giovedì 19 Dicembre, durante i quali potete testimoniare, telefonando in Radio o scrivendoci, l’aiuto che avete ricevuto da Radio Maria nella vostra vita spirituale.

Nelle edizioni precedenti della Mariatona siamo rimasti tutti colpiti dalla presenza di una moltitudine nascosta di persone che ascoltano, pregano, amano e donano con generosità.

Chiediamo in questi tre giorni una mobilitazione dei cuori, per aiutare la Madonna ad aiutarci con la sua Radio, imitando i pastori di Betlemme che hanno camminato nella notte verso la capanna.

Facciamo tutti, nella misura delle possibilità, il nostro pezzetto di strada che va dalla casa alla posta e dalla casa alla banca, per aiutare Radio Maria ad andare avanti. Chi non ne ha la possibilità sappia che la preghiera è un aiuto preziosissimo per una Radio che ha la missione di evangelizzare.

Se tutta la grande famiglia di Radio Maria in questi tre giorni della mariatona si accenderà di entusiasmo e ognuno darà col cuore quello che può, potremo guardare all’inizio del prossimo anno con più serenità.

Coinvolgete anche gli amici in questa iniziativa che nelle edizioni precedenti ha suscitato tanto entusiasmo.

Aiutiamo la Madonna ad aiutarci.

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2575 pubblicato il 05 Dicembre 2013 da catholicmind

Cari amici
la Regina della Pace, nel messaggio del 2 Dicembre a Mirjana, guardandoci da là dove non vi è nulla di segreto, ci ammonisce con parole che scuotono il sonno stanco delle nostre anime: “Con materno amore e materna pazienza guardo il vostro continuo vagare e il vostro smarrimento”. E subito dopo soggiunge. “Per questo sono con voi”.

La Madonna vede il dramma di molte pecore del gregge di Cristo che hanno smarrito l’ovile e scorrazzano qua e là senza meta, esposte alla bramosia del lupo infernale. Senza la guida di Colui che è la “Via”, i più gravi sbandamenti sono possibili, fino alla rovina senza rimedio.

Per questo la Madre è instancabile nell’indicarci la meta della vita, alzando lo sguardo verso il Padre celeste e accogliendo il suo immenso amore.

In questa luce comprendiamo la bellezza e la grandezza della vita e anche il perché della croce, che Gesù ha abbracciato per la nostra salvezza.

L’enigma della vita si scioglie nella luce della fede e in Gesù troviamo la “chiave” che apre le porte del mistero, un mistero di amore sconfinato nel quale siamo introdotti.

Così ci distingueremo da quelli che non hanno conosciuto l’amore del Padre e non camminano con il Figlio, pur avendolo ascoltato. Penseremo secondo Dio e non secondo gli uomini.

“Figli miei pregate e digiunate per poter comprendere tutto quello che vi chiedo”

“Pregate per i vostri Pastori e bramate di conoscere, in comunione con loro, l’amore del Padre celeste”.

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2574 pubblicato il 30 Novembre 2013 da catholicmind

Cari amici,

la Regina della Pace nei suoi messaggi alla parrocchia è instancabile nell’esortare alla preghiera.
Per questo periodo di Avvento ci invita in modo particolare alla preghiera del cuore, aprendo “profondamente la porta del cuore”.

Pregare col cuore significa aprirlo in modo tale che Dio vi possa entrare per potervi dimorare. Allora il cuore diviene il luogo della preghiera, dove si ascolta Dio e ci si rivolge a Lui con la fiducia dei figli.

Solo entrando nel nostro cuore Dio può irradiare la sua grazia, riscaldandolo, illuminandolo e sostenendo la nostra fragile volontà.

Dio non ci toglie la libertà, però può attirarla verso il bene, mostrando la grandezza del suo amore e così guidarci sulla via della salvezza.
"Allora l’Altissimo potrà operare sulla vostra libertà e inizierà la vostra conversione".

La preghiera dà inizio alla conversione e la accompagna lungo il cammino. Con la preghiera umile e continua la fede si ravviva e diviene una grande luce che ci fa comprendere la pochezza delle cose che passano e la grandezza di Dio.

Pregando comprenderemo “che qui sulla terra tutto è effimero” e così potremo dire con tutto il cuore “Mio Dio e mio tutto”.

La preghiera prepara la culla del cuore ad accogliere il Bambino Gesù nel prossimo Natale.

 
 
 

Dalla newsletter di Radio Maria...

Post n°2573 pubblicato il 14 Novembre 2013 da catholicmind

Cari amici,
uno dei temi centrali dell’azione pastorale di Papa Francesco è il risveglio della vita sacramentale in un momento in cui molti cristiani si accontentano di una fede fai-da-te, senza attingere alle fonti della grazia che sono i sacramenti.

Il Papa ha invitato più volte a riscoprire l’importanza del nostro Battesimo, grazie al quale abbiamo ricevuto il dono della fede e della grazia, divenendo figli di Dio e membri della Chiesa. Ogni cristiano, ha detto Papa Francesco, dovrebbe conoscere il giorno del suo battesimo per poterlo festeggiare.
“Il Battesimo è in un certo senso la carta d’identità del cristiano, il suo atto di nascita, e l’atto di nascita alla Chiesa. Il primo compleanno è quello della nascita alla vita e il secondo compleanno è quello della nascita alla Chiesa”.

Papa Francesco insiste molto anche sulla Confessione perché ci ridona la grazia dell’innocenza battesimale, dopo che l’abbiamo perduta col peccato.
“Quando noi andiamo a confessarci delle nostre debolezze, dei nostri peccati, andiamo a chiedere il perdono di Gesù, ma andiamo pure a rinnovare il Battesimo con questo perdono. E questo è bello, è come festeggiare il giorno del Battesimo in ogni Confessione.
“Pertanto la Confessione non è una seduta in una sala di tortura, ma è una festa. La Confessione è per i battezzati! Per tenere pulita la veste bianca della nostra dignità cristiana!”.

“Il Signore Gesù è tanto buono e mai si stanca di perdonarci. Anche quando la porta che il Battesimo ci ha aperto per entrare nella Chiesa si chiude un po’, a causa delle nostre debolezze e per i nostri peccati, la Confessione la riapre, proprio perché è come un secondo Battesimo che ci perdona tutto e ci illumina per andare avanti con la luce del Signore”.

La Regina della Pace, fin dall’ inizio delle apparizioni, aveva messo il dito sulla piaga  e indicato la guarigione con queste parole profetiche:
“Bisogna esortare la gente a confessarsi ogni mese, sopratutto il primo Venerdì o il primo Sabato del mese. Fate ciò che vi dico! La confessione mensile sarà una medicina per la Chiesa d’Occidente. Se i fedeli si confessassero una volta al mese, presto intere regioni potranno essere guarite” (06-08-1982).

 
 
 

Messaggi da Medjugorje...

Post n°2572 pubblicato il 07 Novembre 2013 da catholicmind

Messaggio del 25 ottobre 2013

Cari figli! Oggi vi invito ad aprirvi alla preghiera. La preghiera opera miracoli in voi e attraverso di voi. Perciò figlioli, nella semplicità del cuore cercate dall’Altissimo che vi dia la forza di essere figli di Dio e che satana non vi agiti come il vento agita i rami. Decidetevi di nuovo, figlioli, per Dio e cercate soltanto la sua volontà e allora in Lui troverete gioia e pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.
Messaggio del 2 novembre 2013 (Mirjana)
Cari figli, vi invito di nuovo maternamente ad amare, a pregare senza sosta per il dono dell’amore, ad amare il Padre Celeste al di sopra di tutto. Quando amerete Lui, amerete voi stessi ed il vostro prossimo. Queste realtà non possono essere separate. Il Padre Celeste è in ogni uomo, ama ogni uomo e chiama ogni uomo col proprio nome. Perciò, figli miei, attraverso la preghiera ascoltate la volontà del Padre Celeste. Parlate con Lui. Abbiate un rapporto personale col Padre, che renderà ancora più profondo il rapporto tra voi, comunità dei miei figli, dei miei apostoli. Come Madre desidero che, attraverso l’amore verso il Padre Celeste, vi eleviate al di sopra della vanità di questa terra ed aiutiate gli altri a conoscere e ad avvicinarsi gradualmente al Padre Celeste. Figli miei, pregate, pregate, pregate per il dono dell’amore, perché l’amore è mio Figlio. Pregate per i vostri pastori, affinché abbiano sempre amore per voi, come l’ha avuto e l’ha mostrato mio Figlio dando la sua vita per la vostra salvezza. Vi ringrazio

 
 
 
 
 

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Un blog di: catholicmind
Data di creazione: 01/07/2007
 

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