(dis)avventure...Di tIutto un poco |
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Post n°12 pubblicato il 07 Aprile 2010 da cloe321
Quasi 8 anni passati insieme. A ridere, correre…quanti lividi, ematomi…quante coccole, tramonti in spiaggia… E la mattina, il risveglio più bello con te che mi giravi allegramente intorno. Svegliarsi la notte con te addosso. Certo, ti puzzava un po’ il fiato, ma io ti amavo così. La tua gioia nel rivedermi anche solo dopo una fugace pipì in bagno. La mia, di gioia, nell’allungare la mano, e sentirti sempre lì, con me. Il tuo calore. Tutto quello che era “sintomo” di te. Il tuo essere ingombrante, invadente…ma tanto dolce. Quando piangevo, nei momenti difficili, aggrappata letteralmente al tuo collo. E tu che non facevi una piega. Quando ripetevo per gli esami…tu eri sempre lì, fingendo attenzione. Il tempo passato insieme…mai abbastanza. Guardare con te l’”Era glaciale”. “litigare” con te (e finiva sempre che mi tiravi i capelli!!!) Parlarti, per ore. I grattini. I giochi…
Ricordo quando ti ho visto la prima volta. Ho pensato: “ecco, un’altra rottura di coglioni”. E, due ore dopo, avevi già deciso che io sarei stata tua. E così è stato. Quando ti tenevo fra le braccia, e il veterinario mi ha detto: “che bello! Ti sei fatta il dobermann!” Dobermann?!? Ma non è un bastardino? Un bassotto?Un pincher? Il mio curarti, nei primi mesi, in attesa di trovarti una casa. Il mio “no, grazie: una casa ce l’ha già, ce lo teniamo noi”. Quando la casa era arrivata.
Ormai eravamo in simbiosi.
Ormai non potevo più fare a meno di te.
Del rumore che facevi perché non trovavi mai una posizione per dormire. Delle tue puzzette. Del tuo modo “delicato” di prenderti le coccole. Del sentirmi libera, con te, in spiaggia. Al sicuro da tutto e da tutti. Con te.
Tu e io.
Era bello anche svegliarmi presto, la mattina, per uscire con te. Era bello vederti allegro, contento.
Era bello.
Troppo pochi 8 anni.
Grazie. Per tutta la gioia che mi hai dato.
Mi manchi tanto.
Questa casa sembra vuota senza di te. Senza il tuo zampettare allegro.
Non esiste foto che possa dire quello che eri.
Eri tu. Lo sarai sempre.
Ti voglio un mondo di bene. E lo sai.
Ti prometto che continuerò a sorridere ogni volta che ti penso :-) |
Post n°11 pubblicato il 28 Aprile 2009 da cloe321
Non ne ho. Neanche una. Sarà grave? Mi rendo conto che alla mia età dovrebbe essercene almeno qualcuna no? Bè, potrei partire dallo scrivere. Quotidianamente. Anche un solo rigo. Giusto per abituarmi….
E certo, come se non lo sapessi che io ho qualche problemino a seguire le regole!
Ma…è più forte di me! Non riesco neanche a mangiare alla stessa ora tutti i giorni! Ho perfino fatto l’abbonamento “open” per fare ogni giorno un’attività diversa, in piscina, sennò mi annoio!
Però ho delle costanti: - nuotare sempre dopo ogni attività che faccio - rientrare PUNTUALMENTE a casa, la mattina, perché dimentico il badge o l’abbonamento - prendere il caffè a lavoro, nei moneti in cui proprio non si potrebbe - rendermi conto che ho finito la crema per i capelli quando sono sotto la doccia ed ho fatto lo shampoo - la minestrina col formaggino - dimenticare i documenti importanti a casa quando sono necessari
Come inizio non c’è male no? |
Post n°9 pubblicato il 19 Aprile 2009 da cloe321
Ebbene si. Qui non si tratta del passato week end di pasqua. C’è qualcosa di peggio sotto! E certo, sarebbe facile parlare delle abbuffate pasqualizie passate, in genere, con parenti con cui l’unica cosa che hai in comune sono i pezzi dell’agnello che state mangiando. No. Qui si tratta di qualcosa di più grosso (un po’ come nei film d’azione con Harrison Ford)! Qui si tratta del figone col quale ti sei scambiata occhiate per anni, senza mai dirvi neanche “ciao”, mentre vi incontravate, tu col tuo fidanzato di allora, e lui con quella che allora era sua moglie. Poi non vi vedete per un bel po’….e te lo ritrovi figlio della nuova amica di tua madre, che, guarda caso, concerta con lei una pasqua allargata…un po’ come le feste di condominio che facevamo anni fa a 100 celle. E quindi, fra decine di parenti (tanto che ad un certo punto non capisci più quali sono i tuoi e quelli della vicina), ti vedi apparire il bronzo di Riace de noantri, come una pubblicità della Keglevich. Il problema sorge quando ti riprendi, quando riesci a chiudere la bocca…ti rendi conto che cotanto ben di dio ha anche un bel cervello…ma soprattutto sa anche farti ridere! Ma….fin qui tutto bene. Il primo “affondo” si verifica quando la sera lui ti viene a chiamare per uscire, e tu (ingenua!!!) non vuoi attirare l’attenzione della genitrice che per la prima volta non ti assilla con la cantilena “torna col tuo ex..era un così bravo ragazzo!”, quindi, tuo malgrado, declini quel succoso invito che avrebbe avuto (per forza!) esito in una passeggiata sulla spiaggia al chiaro di luna (ok, lo ammetto: le nostre case sono a meno di 20 metri dal mare….il romanticismo è d’obbligo!!!!). Ma…..il clou dei clou si verifica il giorno dopo. Quando di nuovo le nostre case e parentele sembrano fondersi in un magna vischioso. Tu riesci a ricavarti pochi minuti per comunicare in privato col tuo sogno proibito di anni, sempre di sfuggita, tutti e due complici di questa carboneria….quand’ecco renderci conto che…. Era tutto concertato!!!! Ebbene si. Le nostre rispettive mamme, affrante dal dolore di trovarsi ciascuna con un discendente improvvisamente single, hanno deciso di tentare la sorte facendoci incontrare “per caso”! Ma…vi rendete conto?!?!? Bè, conclusione della storia… dovrò “rinunciare” all’incarnazione del mio sogno erotico. Non è cattiveria ma…. …chi mi porta il caffè a letto la mattina me lo scelgo da sola. |
Post n°8 pubblicato il 10 Aprile 2009 da cloe321
Si. La giornata è iniziata in modo decisamente sbagliato. Una di quelle giornate in cui spaccheresti tutto.
Poi però hai loro. La tua coinquilina ed il vostro, insostituibile, vicino. Ed insieme avete una mega coppa di gelato da finire in tre, tante sigarette e risate.
E ti ritrovi a ridere di ciò che ti rende triste. Di ciò che ti fa male.
E allora ti rendi conto che loro sono lì, con te, perché vi siete scelti. Fra mille. Perché ti piacciono anche per i loro difetti. Perché tu piaci loro anche così, imperfetta come sei.
E allora ti ricordi perché hai preso certe decisioni. E ti pesa di meno la consapevolezza che ti capiterà di sognarlo ancora. E ti pesa di meno sapere che ci saranno altri giorni in cui starai male. Perché ti senti libera di essere te stessa. Perché sai che vuoi essere accettata per quello che sei.
E ti senti più forte. Forte delle tue fragilità E allora hai il coraggio di riaccendere il telefono. E tutte quelle chiamate non ti fanno più paura. Perché sai di aver fatto la cosa giusta. (Basta solo ricordarsene!)
E sai che non devi più rispondere a domande inutili. Sai che non devi più dare spiegazioni che ritieni superflue.
Sai che certe cose non si possono spiegare, se chi hai davanti non riesce a capire.
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Inviato da: cloe321
il 19/04/2009 alle 23:12
Inviato da: anima_sfuggente38
il 19/04/2009 alle 21:52