Oggi sono io

Post N° 166


LE COSE CHE NON HAI FATTO"Ricordi il giorno che presi a prestito  la tua macchina nuova e l’ammaccai?Credevo che mi avresti uccisa, ma tu non l’hai fatto.E ricordi quella volta che ti trascinai alla spiaggia, e tu dicevi che sarebbe piovuto, e piovve?Credevo che avresti esclamato: <te l'avevo detto>.  Ma tu non l’hai fatto.Ricordi quella volta che civettavo con tutti per farti ingelosire, e ti eri ingelosito?Credevo che mi avresti lasciata, ma tu non l’hai fatto.Ricordi quella volta che rovesciai la torta di fragole sul tappetino della tua macchina?Credevo che mi avresti picchiata, ma tu non l’hai fatto.E ricordi quella volta che dimenticai di dirti che la festa era in abito da sera e ti presentasti in jeans?Credevo che mi avresti mollata, ma tu non l’hai fatto.Si, ci sono tante cose che non hai fatto.Ma avevi pazienza con me, e mi amavi, e mi proteggevi.C’erano tante cose che volevo farmi perdonare quando tu saresti tornato dal Vietnam.Ma tu non sei tornato.”Ecco, non so come la pensiate voi, ma io non penso che l’essenziale sia il mio corpo. Non so come la pensiate voi, ma io non penso che la mia istruzione sia l’essenziale. Non credo che l’essenziale, per me, sia la mia casa o la mia macchina o i miei vestiti. Che cos’è l’essenziale per me? Io credo che l’essenziale sia vivere e abbracciare la vita, ora, dovunque io sia. La stringo tra le braccia! Non perdo tempo a piangere sull’ieri… ieri è finito! Dimentico il passato. Perdono quelli che mi hanno fatto soffrire. Non voglio passare il resto della mia vita a muovere rimproveri e a puntare l’indice. Sono così stufo di sentire la gente lagnarsi di quello che gli hanno fatto i genitori. Sapete che cosa vi hanno fatto i vostri genitori? Il meglio che potevano fare. Il meglio che sapevano fare, molto spesso l’unica cosa che sapevano fare. Nessuno ha mai agito con il proposito di fare del male al proprio figlio, se non era uno psicopatico.    Sapete perdonare? Sapete dimenticare? Sapete dire: <>? Sapete dire: <>, e abbracciarli? Solo dopo averlo fatto potete prendere tra le braccia il vostro io. Riscoprite che siete speciali, che siete unici, che siete meravigliosi, che in tutto il mondo, come voi, ci siete soltanto voi! Abbracciare voi stessi! Certo, siete confusi, e qualche volta commettete qualche stupidaggine e dimenticate che siete degli esseri umani, ma la cosa più meravigliosa, in voi, è che qualunque cosa siate avete il potenziale per progredire. State appena incominciando. In questo momento siete ciò che siete, e c’è un’infinità di cose da scoprire! Non sprecate tempo a piangere! Perdonate gli altri! Perdonate voi stessi. Perdonatevi perché non siete perfetti. E accettate la responsabilità della vostra vita.    Nikos Kazantzakis afferma: << Fatelo! Prendete l’arancione e il rosso magenta e l’azzurro e il porpora… e il verde, e il giallo… e dipingete il vostro paradiso. Potete farlo! Potete farlo subito. La cosa essenziale è la vostra vita. Non importa se avete fatto del male a qualcuno, purchè abbiate imparato a non farlo più. Purchè non lo facciate più. Purchè impariate, purchè siate disposti a prendere la vostra vita tra le mani e baciarla e a proseguire da questo punto. Solo così c’è progresso. Solo così c’è la vita!>>  “Vivere, amare, capirsi” di Leo Buscaglia.