Oggi sono io

Post N° 218


L’onda chiese al mare: "mi vuoi bene?".Ed il mare le rispose: "il mio bene così forteche ogni volta che ti allontani verso la terra io ti tiro indietro per riprenderti tra le mie braccia.Senza te la mia vita sarebbe insignificante.Sarei un mare piatto, senza emozioni.Tu sei l’essenza del mio esistere."L’onda fu felice, tra le braccia del mare.Facendo finta, ogni volta, di volare via,per dare quel senso di precarietà alle cose,per renderle preziose.Ed ogni volta il mare la riprendeva,con le sue braccia grandi, per riportarla a sè.
Raccontano che una notte la luna illuminava il mondo,e l’onda bianca lentamente, in un ballo infinito,scivolava tra un prendersi e un lasciarsi,col mare che stendeva le braccia per poi ritirarle,facendo finta a volte di non poterlo fare,perchè l’onda potesse assaporare anch’essaquella precarietà che rende le cose preziose.L’onda ed il mare sono ancora lì, nel gioco infinito delle emozioni.E fanno finta che sarà l’ultima voltache l’onda partirà verso la terra,per non tornare più, ma poi, alla fine,più forte su tutto il bisogno di riprendersi.Nel sogno di un amore senza fineMi sono imbattuta in questo brano mentre rileggevo i documenti presenti nel mio pc......... e mi sono ricordata che l'avevo postato nel blog che avevo prima di questo e che ora non esiste più,ma la cosa importante che mi ha fatto venire voglia di pubblicarlo anche qui è stato il commento che una persona aveva messo in quell'altro blog .... commento che diceva "un pò come me e te"