Oggi sono io

Post N° 271


Ormai conoscete le mie continue ricerche nell'anima di nuovi mondi... sono convinta che ogni giorno si possa imparare ad allargare i suoi orizzonti  e scoprirne sempre nuove profondità,a volte però si rischia di scordarsiquelle che già abbiamo  imparato a conoscere! Chi come me ha la fortuna di poter passare del tempo insieme a dei bambini ha l'opportunità di rinfrescarsi spesso la memoria!Ieri uscivamo tutti insieme dalla scuola;chi corre per arrivare per primo e accaparrarsi i posti migliori del pullmino,chi vuole a tutti i costi restare per ultimo per chiudere il cancello,chi si trascina stancamente con una flemma da far invidia alle più pigre lumache e poi la mia Viorikina(come la chiamo io,il suo nome è Viorika,traduzione rumena diVeronica...circa)una bimba piccola piccola col classico sorriso privato dei due denti davanti e una vocina che ti fa una tenerezza infinita!Cammina accanto a me che ho per mano Himed e mi guarda dicendomi che la sua cartella è troppo pesante....le dico che la aiuto io,di darla a me che gliela porto,mi giro per mettere nella borsa l'impedimento che avevo nell'altra mano in modo da poterla prendere,rialzo gli occhi e Himed aveva preso la sua cartella,gliel'ha portata lui.........
Un'insegnante chiese agli scolari della sua prima elementare di disegnare qualcosa per cui sentissero di ringraziare il Signore. Pensò quanto poco di cui essere grati in realtà avessero questi bambini provenienti da quartieri poveri. Ma sapeva che quasi tutti avrebbero disegnato panettoni o tavole imbandite. L'insegnante fu colta di sorpresa dal disegno consegnato da Tino: una semplice mano disegnata in maniera infantile. Ma la mano di chi? La classe rimase affascinata dall'immagine astratta. "Secondo me è la mano di Dio che ci porta da mangiare" disse un bambino. "Un contadino" disse un altro, "perché alleva i polli e le patatine fritte". Mentre gli altri erano al lavoro, l'insegnante si chinò sul banco di Tinoe domandò di chi fosse la mano. "E' la tua mano, maestra" mormorò il bambino. Si rammentò che tutte le sere prendeva per mano Tino,che era il più piccolo e lo accompagnava all'uscita. Lo faceva anche con altri bambini, ma per Tino voleva dire molto.  
Hai mai pensato al potere immenso delle tue mani? Dovremmo imparare ad osservare i "comandamenti della casalinga": "Se ci dormi sopra... rimettilo in ordine. Se lo indossi... appendilo. Se finisci di mangiare... mettilo nel lavandino. Se ci cammini sopra... sbattilo. Se lo apri... chiudilo. Se lo svuoti... riempilo. Se suona... rispondi. Se miagola... dagli da mangiare. Se piange... amalo".