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La Bohème 3/4


Quadro III: La barriera d’Enfer. Qualche tempo dopo.In un cabaret lavora il filosofo Marcello in qualità d'attaccapanni. Convive con Musetta, che per arrotondare le magre finanze, dà lezioni di solfeggio. Come solfeggia lei non solfeggia nessuna. Un giorno fa loro visita Mimì, pallida e sofferente e si confida con Marcello. Anche lei e Rodolfo fanno coppia fissa già da un po’, ma le cose tra loro non funzionano tanto bene: “Si scaccola in continuazione e attacca le palline di moccola sotto le sedie. Lascia i calzini sporchi in giro per casa. Non porta mai fuori la spazzatura e ha ripreso a non lavarsi le ascelle!”. La ragazza non sa più che fare e l’amico, impietosito, decide di prendere da parte Rodolfo e fargli un discorso serio. Intanto Mimì si nasconde dietro ad un albero e ascolta la conversazione.Marcello: “Rodolfo è venuta Mimì a trovarmi e abbiamo parlato”Rodolfo: “Sì, parlato. Come minimo te la sarai fatta due volte sulla lavatrice e altre tre sulle scale che portano in cantina”M: “No, davvero! Ascolta, qui la situazione è grave: mi ha detto che non ti lavi più le ascelle. È vero?”R: “Uhm. Sì in effetti…”M: “Allora la povera donna ha ragione!”R: “No aspetta, non è come pensi. In realtà ho smesso proprio perché la amo. La soffitta dove viviamo è sempre fredda e umida e Mimì è così cagionevole di salute che temo si possa ammalare, restando ancora al mio fianco. Quindi ho smesso di lavarmi le ascelle nella speranza che lo stratagemma serva per convincerla a lasciarmi. Lei merita una vita migliore!”M: “…”R: “…”M: “A Rodò! Raccontamene n’antra!”R: “Ok. La verità è che non la sopporto più: attacca l’aspirapolvere tutte le mattine alle sette; mi costringe a seguire una dieta macrobiotica e dopo una scopata vuole sempre affrontare discorsi seri ed esistenzialisti, mentre le uniche cose di cui ho voglia io sono una sigaretta, una bella pisciata e mettermi a studiare la nuova formazione della squadra per il Fantacalcio. Poi, c’è anche quella nuova cameriera della pasticceria sotto casa che…”Mimì, dal suo nascondiglio si lascia sfuggire un singhiozzo e un: “Anvedi sto fijo de ‘na mignotta!”.Rodolfo la scopre e pensa: “Sono fottuto!”Tra i due amanti s’intreccia un appassionato colloquio pieno di “Mavvaffan…” e di “Testa di caz...”, “Te possino…” e “Ma và a mmori ammazz…”, “Ho finto venire l’ultima volta che l’abbiamo fatto” e “Ringrazia che ti ciuli ancora, considerando come ti conci per venire a letto. Con quella vestaglia mi sembri nonna Abelarda”, ed altre carinerie di questo tipo.Al terzetto s’unisce Musetta, cogliendo la palla al balzo per punzecchiare Marcello: “Almeno loro due scopano qualche volta ”. La miccia s’innesca e anche tra Musetta e Marcello scoppia una lite furibonda: “Ha parlato quella che lo solfeggia a tutti tranne che a suo marito”, “Ti sei dimenticato di passare a prendere la bambina a scuola!” "Ma noi non abbiamo una figlia!", "Fa lo stesso, mi porto avanti con le recriminazioni. Un domani che ne avremo una la dimenticherai di certo. E comunque una cosa te le sei scordata davvero: non sei passato in posta per rinnovare il canone Rai!" “Guarda che toccava a te!” “No a te” “No a te” “No a te” No a te” e così via.