Vuoi giocare?

Donne solari


Che poi voglio dire, possibile che qua dentro si permetta un simile abuso della parola “solare” nei profili femminili? Nel quadratino dove ci si descrive m’imbatto nove volte su dieci in tale definizione.Ma come? Tutte solari sono le donne che circolano qui dentro? Non una che scriva, che so: “Sono mortifera come l’antrace” oppure “Oggi ho ciclo, non posso darvela, quindi fuori dai maroni!”Macché! Sono solari loro. Anche se si sono svegliate con l’unghia incarnita dell’alluce destro, anche se guardandosi allo specchio hanno notato che è comparso un bubbone di cellulite dove fino al giorno prima regnava il piatto assoluto, anche se un tir ha stirato il loro gatto, anche se al rientro dal lavoro hanno trovato il marito che scopazzava allegramente con un poker di trans, niente, sono positive, sempre pronte a credere all’amore e ai buoni sentimenti (e ovviamente le tre cose che odiano sono, nell’ordine: le bugie, l’infedeltà e la violenza). Solari, appunto.Ma andate a cagare!Che poi quando un pover’uomo in cerca dell’anima gemella le approccia, attratto da tanta solarità, pensando d’aver trovato finalmente la donna amica-mamma-amante-suoracontutti-puttanasoloconme, e riesce a strappar loro un appuntamento, facile che dopo dieci minuti di conversazione di fronte ad un caffè, la senta rispondere al cellulare a non si sa chi sbraitando: “Non rompere i coglioni, adesso non ho tempo per te. Le mutande lavatele da solo!”Bella delusione, no? E dov’è finita tutta la solarità? Come quando capita che un uomo sia vittima di un terribile fiappone al primo rapporto sessuale con una donna. Si sa in tali casi per uscire dall’imbarazzante empasse del momento solitamente è la donna che s’assume tutta la responsabilità della defaillance maschile. Mentre lui se ne sta in un angolino del letto, tutto tremolante e mortificato, lei con calma gli si avvicina e con colpetti rassicuranti sulla spalla che fanno tanto “povero cagnetto Bobby”, pronuncia frasi consolatorie come: “Non ti preoccupare, può succedere”, oppure “Forse la colpa è mia, che non ti piaccio abbastanza” o ancora “Dai, non è la fine del mondo. Vedrai che la prossima volta andrà meglio”.Solo che l’uomo, dandole le spalle, non s’accorge che le carezzevoli parole non sono supportate da un altrettanto comprensivo sguardo. Anzi, al posto delle di lei pupille sono presenti due incandescenti braci d’odio che se potessero scaglierebbero fulmini atti ad incenerire il malcapitato.Sapete cosa passa in realtà nella testa della donna solare in quei momenti? "Col cazzo che ci sarà una prossima volta! Appena esco da questa porta non mi vedrai mai più. Cambierò casa, lavoro, città. Falsificherò i documenti e mi cambierò i connotati con un intervento maxillo facciale integrale pur di non farmi trovare da te. Merda, che serata sprecata! Potevo restare a casa a giocare a sudoku o andare a cena con le amiche in quel ristorante macrobiotico che hanno appena inaugurato. Mi sarei divertita di più!” Diffidate delle donne solari, signori. Diffidate.