Quadro II: Quartiere Latino Il gruppo di amici si dà alla pazza gioia. Colline compra un portafoglio di Gucci taroccato dal marocchino all’angolo, Schaunard spende una follia comprando qualsiasi stronzata gli capiti sotto mano in un negozio “Tutto a 99 cent”, Rodolfo e Mimì ebbri del loro amore lanciano la terribile moda di attaccar lucchetti al lampione di un ponte per suggellare la loro felicità (quindi rassegnati Moccia, non hai inventato proprio niente di nuovo). Solo Marcello non partecipa del gaudio collettivo. Smaltita la sbornia si è fatto triste e pensieroso: la bella Musetta (che non è il suo pastore belga, bensì la donna di cui è innamorato) lo ha lasciato per mettersi insieme ad un noto industriale che ha fatto fortuna grazie all’invenzione del telefono, tale Alcindoro Tronchetti Provera. |
Lavorando ormai da anni a stretto contatto col mondo della musica lirica (non l’avreste mai detto eh!? Dite la verità, pensavate che caustica fosse una fancazzista che passava le sue giornate vagando disperatamente da un blog all’altro) mi sono convinta che i compositori e/o librettisti fossero dei misogini perché alla fine, la storia puoi girarla come vuoi ma è alle donne che tocca il destino più sfigato: muoino sempre loro. Qualce autore, cercando di mascherare la sua misoginia con una parvenza di politicamente corretto, in alcune opere fa morire anche il protagonista maschile, ma si può esser certi che a stretto giro lo seguirà anche lei, suicidandosi il più delle volte. Si comincia con La Bohème* Quadro I: In soffitta. *Nota 1: per chi non la conoscesse e fosse interessato alla versione originale di Puccini, si cerchi la sinopsi in internet, che io non c’ho mica voglia di mettere il link. **Nota 2: dalla nottata di baldoria che segue Rodolfo esce talmente ribaltato che non si ricorda più dove ha nascosto gli ultimi tre fogli del manoscritto. Il prezioso lavoro cade nel dimenticaio e verrà ritrovato solo un secolo dopo, in una cantina di Boston, da certa Joanne Rowling, che, aggiornando lo stile e ampliando il racconto, darà alla luce il primo romanzo della saga di Harry Potter, che le procuerà così tanti soldi che al suo confronto il sultano del Brunei sembra un extracomuntario che lava i vetri delle macchine ferme ai semafori. |
certi spot mi fanno riflettere. |
Stazione ore 17.30. Sono al binario numero 3 in attesa del treno per tornare a casa, dopo una giornata in ufficio. Si avvicina timidamente un ragazzo, e mi chiede se può sottopormi un questionario per valutare il gradimento del servizio offerto. Ha il tesserino di riconoscimento delle Ferrovie dell Stato, cartella in mano piena di fogli con questionari già compilati, ho anche avuto modo di carpire qualche domanda che aveva fatto precedentemente ad alcune ragazzine sedute vicino a me. Decido che posso fidarmi e dico “Ok”. Il giovane è straniero, impacciato nei modi e ancora più nell’uso dell’italiano, mi sa tanto di universitario che per mantenersi agli studi svolge indagini per grandi aziende. Insomma, fa tenerezza (mi sarà rimasto appiccicato addosso qualche rimasuglio di bontà natalizia) e mi va di aiutarlo a svolgere bene il suo compito. Comincia con le domande, a cui devo rispondere dando una valutazione da uno a dieci, e in una manciata di minuti l'intervista è finita. Ma la gaffe (sua) è dietro l'angolo: “Per concludere il sondaggio devo farle una domanda un po’ delicata” - dice - “Anno di nascita?” Giovine: “Buonasera, lavoro per le ferrovie dello stato” Dopo questa chicca di risposta (in perfetto dialetto bolognese) il questionario non è nemmeno a metà, ma il baldo giovine s’arrende depone le armi, accetta la sconfitta, china il capo e s’affretta a chiedere l’anno di nascita al nonno, che, peraltro, nemmeno in questo caso risponde con la formula esatta, ma dice tutto tronfio: “Ho 86 anni!”, quindi il ragazzo dovrà pure farsi i conti da solo per scoprire quando è nato il vecchietto. |
Ariete Toro Gemelli Cancro Leone Vergine Bilancia Scorpione Sagittario Capricorno Acquario Pesci |
Questo blog non rappresenta una benemerita cippa in quanto se non ho niente di meglio da fare ci scrivo, altrimenti ciccia. Quindi non viene aggiornato con periodicità. Non può per tanto considerarsi un comodino, né uno svuotatasche, nè una testata giornalistica ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.
PSSST!!!
Ehi, dico a te.
Lo so che ci sei
e che mi stai osservando
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