Noi e gli Altri

Un Mondo diverso come un Film mai visto


Vedere nei documentari sull'India, dei ragazzi e delle ragazze dipingere con i piedi per l'impossibilità di farlo con le mani, o con il pennello in bocca per lo steso motivo, o fare tanti altri lavoretti nonostante le monomazioni dalla nascita, e trascinarsi in giro saltellando anche allegramente, è un qualche cosa che ti fa riflettere oltre le normali riflessioni sulla povertà e sulla miseria più nera. E la riflessione che più mi ha occupato la mente, è la grande voglia che essi esprimono nonostante la miseria nella quale vivono da aggiungersi alle loro personali menomazioni. Ma chi da loro la forza per accettare tutto questo ? Eppure non è solo accettazione passiva della loro situazione !Vistitammo uno di questi laboratori interno ad una dependence dell'Orfanotrofio principale e scoprimmo che nulla era lasciato al caso; non lo era la pianificazione dei lavoretti da fare, e men che meno la piccola organizzazione commerciale per gestire i prodotti finali.n nei decenni trascorsi, ci spiegava Shati Alew, responsabile del laboratorio, le inixziative prese avevano avuto un tale successo da doversi organizzare meglio e ampliare il numero dei ragazzi da istruire "ai lavori", grazie alla richiesta di un piccolo "mercato solidale" ormai ramificato e ben rappresentato, in diverse parti soprattutto in Europa.Visitammo un'altra realta dove, grazie ad una "operazione di microcredito", alcune famiglie erano state avviate ad una attività artigiane di produzione di borse, tracolle, cesti, foulard e monili in pelle di diverse forme. anche per loro erano stato avviato un piccolo mercato verso l'europa, anche se in questo caso, molti degli oggetti prodotti, venivano venduti brevi mau ai numerosi turisti che, i furbi Padri locali e del circondario, pilotavano nel villaggio sia per una visita che per degli acquisti e... venimmo ad un certo punto invitati da una signora a prendere una bevanda calda nella sua umile casetta. Scoprimmo subito che di fatto voleva cederci due dei suoi tanti figli in quanto nella impossibilità di mantenerli tutti adeguatamente. Eravamo stati avvertiti di questo da Padre Cyril, e risolvemmo la questione con una copiasa offerta in rupie, facendo la sua e la nostra felicità.Quella sera cenammo con le Suore dell'Ospedale adiacente all'Orfanotrofio, che felicissime di poter cucinare come si deve per un Gruppo per loro importante, si erano sbizzarrite a cucinare tutto e ancor di più. Quella serat ci permettemmo anche di sfoggiare nel canto le nostre capacità di intrattenimento, col risultato che due su quattro Suore si addormentarono nonostante le canzoni di Nicola di bari.Tutti insieme preferimmo pensare che si fossero addormentate in quanto stanche morte per il troppo lavoro, che per altri motivi.La notte fu più lunga del solito, e sia lui che lei (si confessarono il giorno dopo) si erano pensati reciprocamente, presi da una forte tentazione di inventarsi una scusa per andar fuori a funarsi una inutile sigaretta. Prevalse il buon senso.NIRMALA NAGAR -  (mrgreco46)