...
"Questo secondo mondo dentro le linee. Vero? E questo significa adattarsi? Questo non vuole dire adattarsi. Non bisogna adattarsi per ignorare il freddo, il vento e la stanchezza. Non ignorare "come se". Non è freddo. Non è vento. Non c'è vento freddo dove tu sei. Vero? Non è "adattarsi alle condizioni". Fai questo secondo mondo dentro il mondo: qui non ci sono condizioni."
Infinite Jest, D.F.W. pag. 551
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Lo ammetto!
Ho sbagliato!
Per qualche mese mi sono lasciata trascinare in questa “filosofia” di vita…
Per qualche mese ho voluto credere che stare “nel mezzo” fosse la condizione migliore…
Stanotte ho capito che il “centro” non fa per me!
…che, o si sta dentro o si sta fuori…sostare nell’atrio non ha senso!
…che, o è sì o è no… il FORSE non ha perché!
…che, o è bianco o è nero…il GRIGIO non è un colore!
…che, o è bello o è brutto… CARINO non è NULLA!
Ma soprattutto ho capito che di notte LA PORTA DELLA CAMERA o si lascia aperta o si lascia chiusa…
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…a 45 gradi, presa di spigolo contro la fronte FA MOLTO MALE…!
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(PRENDO IN PRESTITO LO SPAZIO DI SARA)
"Era una di quelle circostanze in cui percepiva la curiosa ingiustizia derivante dall'essere una ragazza perspicace e intelligente, poichè quanto più la sua mente penetrava in profondità una data situazione, tante più erano le alternative a disposizione e dunque l'imbarazzo della scelta: era la "lucidità" più ingiustamente sconfortante che si potesse immaginare..."