...
"Questo secondo mondo dentro le linee. Vero? E questo significa adattarsi? Questo non vuole dire adattarsi. Non bisogna adattarsi per ignorare il freddo, il vento e la stanchezza. Non ignorare "come se". Non è freddo. Non è vento. Non c'è vento freddo dove tu sei. Vero? Non è "adattarsi alle condizioni". Fai questo secondo mondo dentro il mondo: qui non ci sono condizioni."
Infinite Jest, D.F.W. pag. 551
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“Sai a cosa stavo pensando…?”
“No…ringraziando il cielo no…”
“Al fatto che dovresti metterti un pochettino in forma… Ti è venuta anche la pancia…!”
Sto…o meglio stavo lavandomi i denti… il dentifricio ovunque… quasi soffoco…
“Potevi dirmelo prima… mi sono “scofanata” quasi una teglia di lasagne…”
“Bhe… mi pareva brutto…”
Invece in bagno, mentre sono in mutande e canotta, struccata e con i capelli da pazza è BELLO dirlo?
“Va bhe…”
“Quindi?”
“Quindi cosa?”
“Quindi ti rimetterai in forma per me?”
“No…”
“Come no?”
“No… quando smetterò di vedermi terribilmente gnocca, mi rimetterò in forma PER ME…”
“I tuoi soliti ragionamenti…”
“In che senso…?”
“Non esisti solo tu…”
“Lo so…”
“Non vuoi discutere?”
“No…”
“Perché?”
“Perché no…”
“Non è una risposta…”
“Come no? E’ una risposta accettabile…”
“No... Tu non giustifichi le tue scelte…”
“…”
“A cosa pensi?”
“Al fatto che potresti farti crescere la barba…”
“NO…”
“Perché?”
“Perché no…”
“…Ecco… io accetto la tua risposta…”
“Vinci sempre…”
“SEMPRE!!!”
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(PRENDO IN PRESTITO LO SPAZIO DI SARA)
"Era una di quelle circostanze in cui percepiva la curiosa ingiustizia derivante dall'essere una ragazza perspicace e intelligente, poichè quanto più la sua mente penetrava in profondità una data situazione, tante più erano le alternative a disposizione e dunque l'imbarazzo della scelta: era la "lucidità" più ingiustamente sconfortante che si potesse immaginare..."