Gesù Mio Re

"MIO CARO BAMBU',HO BISOGNO DI TE! ... "


Miei cari amici, desidero raccontarvi questa leggenda cinese, che mi  ha molto colpito e che ha un bellissimo e profondo significato.Spero possiate leggerlo e meditare  con calma e con il cuore aperto per   volerne assimilare i contenuti
  C'era una volta un bellissimo e meraviglioso  giardino. Era situato ad ovest del paese, in mezzo ad un grande regno. Il Signore, di questo giardino, aveva l'abitudine di farvi una passeggiata ogni giorno specie quando il caldo della giornata era più  forte. C'era in questo giardino un bambù di d’imponente aspetto. Era il più bello di tutti gli alberi del giardino. Il Signore amava questo bambù,  più di tutte le altre piante.  Anno dopo anno, questo bambù cresceva e diventava sempre più bello e possente, Il bambù sapeva bene che il Signore lo amava e che si compiaceva della sua bellezza . Un giorno, il Signore, molto pensieroso, si avvicinò al suo albero amato,il  grande albero felice e come segno del suo amore , chinò la sua chioma verde in riverenza.Il Signore gli disse:- " Caro bambù, ho bisogno di te ".. Sembrò al bambù che fosse venuto il giorno  più bello di tutti gli altri giorni, il giorno per cui era nato, il giorno che aveva aspettato per poter ringraziare per tutto l’amore e la cura sino a quel giorno ricevuta .Con grande gioia, ma a bassa voce, il bambù rispose:- "O Signore, sono pronto. Fa di me l'uso che vuoi "-.”Bambù" – disse il Signore, e la voce era seria - "per usarti devo abbatterti!".  Il bambù rimase spaventato, molto spaventato e gli chiese:- "Abbattermi, Signore? Abbattere me, che hai fatto diventare il più bell'albero del tuo giardino? No, per favore, no! Usati di me per  la tua gioia, Signore: ma per favore, non abbattermi".--"Mio caro, caro bambù"-  disse il Signore, e la sua voce divenne più seria.- "se non posso abbatterti, non posso usarti"-. Nel giardino  ci  fu un gran silenzio. Il Vento non soffiava  più. Gli uccelli non cantavano più.Lentamente, molto lentamente il bambù chinò ancor più la sua testa meravigliosa. Poi sussurrò: " Signore, se non puoi usarmi senza abbattermi, fa di me quello che vuoi, e abbattimi".-"Mio caro bambù"-  disse di nuovo il Signore - "non devo solo abbatterti, ma anche tagliarti le foglie e i rami "-. "O Signore” - supplicò il bambù – “non farmi questo! Lasciami almeno le foglie e i miei rami!...".La voce del Signore,ancora una volta disse - "Se non posso tagliarti, non posso usarti...". Allora il sole si nascose e gli uccelli ansiosi volarono via,una farfalla inorridita . Il bambù tremò e disse con la voce appena appena udibile: "Signore tagliali". -"Mio caro bambù, devo farti ancora di più. Devo spaccarti in due e strapparti il cuore. Se non posso far questo non posso usarti".-Il bambù non poté più parlare. Si chinò solo fino a terra in segno di sottomissione e consenso. Così il Signore del giardino abbatté il bambù, ne tagliò i rami,ne  levò le foglie, lo spaccò in due e ne estirpò il cuore. Poi delicatamente, il Signore dispose l'amato bambù a terra. Un'estremità del tronco la collocò alla fonte; l'altra la diresse verso il suo campo arido. La fonte dava l'acqua: l'acqua si riversava sul campo che l'aveva tanto attesa. Poi fu piantato il riso; i giorni passarono, la semente crebbe e venne il tempo della raccolta. Autore: Bruno Ferrero – Libro: Solo il Vento lo sa Casa Editrice: ElleDiCi Così il meraviglioso bambù in tutta la sua povertà ed umiltà,divenne realmente una grande benedizione. Quando era ancora grande e stupendo, viveva e cresceva orgogliosamente solo per se stesso e amava la propria bellezza la propria forza .Ora,spezzato e distrutto … era diventato un canale che il Signore usava per rendere fecondo e rigoglioso  il suo regno. Lui stesso era contento,poiché  dissetava quel terreno arido,sentiva quel riso parte di se "Se il chicco di grano non muore ,non può portare frutto “... E noi … fratello sorella … ed anche tu che stai leggendo … sei disposto a farti usare da Dio,  per l’avanzamento del suo regno? La messe è grande e gli operai sono pochi .. lasciamoci cambiare ed rimodellare  affinché  possiamo essere canali di benedizione … un saluto fraterno  a tutti Carla