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Giovani, droga sempre pił facile

Post n°48 pubblicato il 23 Marzo 2009 da attilio.dimaio

 Si inizia presto, allarme coca e colle

Preoccupano i dati sul consumo di droga in Italia. Si "inizia" sempre prima, mentre l'offerta di stupefacenti è ormai drammaticamente ampia e, in certi contesti, a portata di mano. Non solo "canne", e coca: "Il primo consumo di cocaina si è abbassato da sedici anni a tredici anni", assicura sul "Messaggero" Fabio Giobbi, che coordina le indagini sul narcotraffico dello Sco. Ma dilagano pasticche, metanfetamine, crital, ice, funghi, popper...

Un'inchiesta del quotidiano romano cita l'inquietante elenco dello sballo, che comprende anche "la ketamina, sempre più trendy" e vede il ritorno dell'eroina da sniffare fino ad arrivare all'abuso di viagra, comprato in nero oppure sul Web. "Cominciano dall'hashish e poi si fidelizzano al mercato. Un po' alla volta, cominciano ad apprezzare l'offerta diversificata", dice Fabio Bernardi dei servizi antidroga della Polizia di Stato. Chi non ha soldi da spendere, precipita nelle devastanti droghe dei "poveri", dal butano alla benzina, fino alle colle e alle vernici. Proprio inalando butano è morto di recente un ragazzino di 14 anni, di buona famiglia, in un giardinetto di Milano. E sono tanti i casi di cronaca di giovanissimi che, a causa dell'abuso di sostanze stupefacenti, finiscono all'ospedale o perdono la vita.

Ci si interroga sulle soluzioni per arginare un fenomeno che sembra dilagare soprattutto laddove manca il controllo dei genitori, figure in alcuni casi assenti che "non aprono la porta" della camera dei figli per un presunto "rispetto", lasciandoli invece nella solitudine e nel disorientamento. Le forze dell'ordine fanno la loro parte: "Abbiamo creato delle unità contro il crimine diffuso. Poliziotti di strada, segugi che controllano in borghese i luoghi in cui si muovono gli spacciatori, per coglierli in flagrante", dice Giobbi al "Messaggero". Ma la repressinoe non basta, va perseguita la prevenzione. Gli agenti vanno nelle scuole, parlano con i ragazzi, chiedono la loro collaborazione. E i risultati cominciano a vedersi, anche in termini di arresti (un migliaio in un anno). Giovedì a Roma un mega concerto "Una nota di sicurezza" al quale parteciperanno tremila giovani decisi a dire no allo sballo e sì alla vita.

fonte:TGCOM cronaca

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