dolcetto- scherzetto

gli occhi di venere


                                                                                              1 dicembreSono appena tornata dal lavoro, e sono davvero esausta. Credo che farò una doccia e mangerò qualcosa davanti alla tv.Ieri mi è successo di nuovo, stavo facendo il bagno,quando ho cominciato a sognare ad occhi aperti, o almeno io penso fosse frutto di nuovo della mia immaginazione malata e anche un pò macabra, a questo punto..Stavo fissando la parete scura della doccia, quando la vidi”era bionda coi capelli che le sfioravano le spalle, aveva due grandi occhi, e un sorriso molto ingenuo, ma anche molto provocante, sottolineato da un  acceso rossetto rosso.Era  magra e indossava un vestito piuttosto scollato, suppongo stesse facendo l’autostop, perché era sul ciglio di una strada, nel bel mezzo della notte.Dopo pochi minuti una macchina accostò vicino a lei,  sul momento non riuscii a metter a fuoco il volto della persona che guidava, ma istintivamente pensai ad un uomo.La ragazza aprì la portiera ,e poco dopo sparì dentro l’auto,e anche dalla mia mente.” Proprio non capisco cosa mi sta succedendo in questi giorni, forse sarà la stanchezza, a farmi avere le allucinazioni…A volte penso di essere matta, la mia assurda sensibilità mi porta ad attuare macchinosi ragionamenti su ogni cosa , a costruirmi assurde trame con un inizio e una fine ben definite, a sognare ad occhi aperti cose impossibili, a dare spazio all’immaginazione scordandomi di vivere una vita terrena,spesso mi capita di crogiolarmi dentro questi universi paralleli che mi sono costruita, sicura di essere l’unica a poter controllare il corso degli eventi, senza nessun destino improvviso che decide per te.Probabilmente queste assurde visioni facevano parte di fantasie inconsce , nascoste dentro di me… Ora la vedo di nuovo, “non era più nella macchina con quel presunto uomo, ma era sola,in un posto buio, forse un parco .C’erano molti alberi e la luna piena filtrava tra le fronde,illuminandola.Il suo corpo era seminudo, le calze sgualcite,e quel sorriso ingenuo e provocante che avevo visto all’inizio,non c’era più.Stava piangendo,ansimava affannosamente, il pianto  le si strozzava  in gola;aveva paura…Ebbi un flash del suo viso, era livido, e le scendeva un sottile filo di sangue dal naso.Probabilmente era stata picchiata , o violentata e lasciata li,come  un preservativo usato.Fissando quell’ immagine, ricomparve davanti a i miei occhi pietrificati, la parete scura della doccia, riportandomi alla normalità, lontana da quel bosco, da quella donna ,e dal suo dolore.Mi mancavano le forze, ero immobile , nemmeno respiravo, ancora una volta  avevo spiato la misera vita di un a donna,vittima delle sue stesse azioni, e di quelle degli ‘altri,vittima della violenza di uomini  animali, che si limitano a usare un corpo senza pensare di violentare un anima. Uscii dalla vasca e mi rivestii.Ero visibilmente provata, appesantita da questa vita che si insidiava nella mia, imponendomi di guardare, di non lasciare questi crimini incustoditi,di non lasciarla sola nel suo dolore, di capirla…