CECCHINA 24

MARINI AMMETTE GLI STRAPPI ALL'INTERNO DELLA VACILLANTE MAGGIORANZA DI ALBANO


Nel periodo piu' nero per l'amministrazione Marini, dopo il golpe di Febbraio, il Sindaco si trova a fare i conti con una fetta della sua maggioranza. In una intervista rilasciata stamattina al giornale locale cinque giorni, Marini si dice convinto del Piano del traffico che non puo' essere cambiato e che portera' i suoi benefici nel lungo periodo, quando sara' finita la tangenziale Appia-bis, ma non risparmia neanche qualche frecciatina ai suoi alleati. Il Sindaco dice di non aver potuto attuare il suo programma di governo a causa dei capricci interni alla maggioranza e ai giochetti che hanno solo portato a cambi di poltrona senza poter risolvere i problemi gravi che affliggono i cittadini albanensi. Marini dichiara che d'ora in poi i membri della maggioranza dissenzienti o che vogliono continuare a fare il gioco delle tre carte dovranno uscire allo scoperto e se in consiglio comunale verra' votata la sfiducia...saranno gli stessi consiglieri responsabili a spiegarlo in seguito agli elettori. Un Sindaco deciso quindi ad andare avanti per la sua strada e non piu' disposto a sopportare beghe interne alla sua coalizione. Vengono inoltre ammesse dallo stesso primo cittadino le difficolta' delle societa' partecipate e ci sono le prime ammissioni di tagli al personale!Dall'altra parte invece molti degli strappi che avevano diviso il PDL cittadino si sono ricomposti e sono apparsi in citta' manifesti col simbolo del primo partito di Albano che appoggiavano la manifestazione dei commercianti. Proprio dalla debolezza del Sindaco il partito piu' importante del centro-destra sta ritrovando l'unione tra i suoi componenti che ieri hanno peraltro sfilato uniti in corteo.Una situazione politica che ad Albano e' in continuo movimento e da un momento all'altro potrebbero esserci sorprese, dato che nella riunione di ieri sera, tutto e' stato fatto tranne che ricucire lo strappo coi commercianti del centro e ci sono stati momenti di vera tensione con parole grosse e insulti volati all'indirizzo del primo cittadino che , sempre piu' isolato, attende momenti migliori.