Prende a calci e pugni l’ex moglie: in manette un artigiano di Albano. L’uomo, di 40 anni, non si era rassegnato alla fine del matrimonio risalente a due anni fa, quando la moglie lo ha allontanato da casa. Da allora, per la donna sono iniziate vessazioni e violenze, in una sola parola, l’incubo dello stalking. Ed è questo reato per cui i carabinieri della stazione di Albano hanno arrestato l’uomo, incensurato. L’altro ieri, intorno alle 14, i militari sono intervenuti nella abitazione della donna che ha chiesto aiuto, telefonando in lacrime al 112. La vittima, come ha raccontato ai carabinieri, era appena tornata a casa da lavoro, e ha trovato ad aspettarla l’ex marito che ha cominciato ad insultarla e a minacciarla. Poi è passato dalle parole ai fatti: l’ha aggredita, picchiandola selvaggiamente. La donna ha riportato lesioni su tutto il corpo e, portata all’ospedale di Albano, è stata giudicata guaribile in 20 giorni. I militari, individuato l’aggressore, che non ha opposto resistenza, lo hanno dichiarato in arresto per “atti persecutori” e portato in carcere su disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura di Velletri.
PRENDE A CALCI E PUGNI LA MOGLIE
Prende a calci e pugni l’ex moglie: in manette un artigiano di Albano. L’uomo, di 40 anni, non si era rassegnato alla fine del matrimonio risalente a due anni fa, quando la moglie lo ha allontanato da casa. Da allora, per la donna sono iniziate vessazioni e violenze, in una sola parola, l’incubo dello stalking. Ed è questo reato per cui i carabinieri della stazione di Albano hanno arrestato l’uomo, incensurato. L’altro ieri, intorno alle 14, i militari sono intervenuti nella abitazione della donna che ha chiesto aiuto, telefonando in lacrime al 112. La vittima, come ha raccontato ai carabinieri, era appena tornata a casa da lavoro, e ha trovato ad aspettarla l’ex marito che ha cominciato ad insultarla e a minacciarla. Poi è passato dalle parole ai fatti: l’ha aggredita, picchiandola selvaggiamente. La donna ha riportato lesioni su tutto il corpo e, portata all’ospedale di Albano, è stata giudicata guaribile in 20 giorni. I militari, individuato l’aggressore, che non ha opposto resistenza, lo hanno dichiarato in arresto per “atti persecutori” e portato in carcere su disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura di Velletri.