Cris' personal blog

RIFLESSIONI


 rieccomi a casa. sì, non ve l’avevo detto, ma nel frattempo ho staccato la spina per davvero, in silenzio, senza disturbare .. ho spento le luci qui, e voltato le spalle alla routine quotidiana per un piccolo viaggio, lasciando tutto in sospeso .. come sempre più di frequente tra queste pagine ultimamente, ma pazienza .. non sempre si ha la voglia e la forza e il tempo di condividere emozioni .. sono stati giorni vissuti in relax, totalmente. io e D. mano nella mano, ora a passeggio in lungo e in largo per la nostra beneamata Toscana, ora avvolti nella pace e nella tranquillità di quell’agriturismo sperduto tra le colline senesi .. abbracciati ed insonnoliti nel nostro letto a baldacchino dalle tende candide .. tra luci soffuse, effusioni e tende arancio. una finestra dalle persiane scure cigolanti e pout-pourri profumati alla vaniglia. mai più dolci dei nostri, di baci, però, mi viene da dire. giorni in cui ho cercato di non pensare a nulla, se non a noi due. ho accantonato completamente il lavoro, i doveri, le responsabilità, i clienti. le facce dei colleghi ipocrite, svanite. ho cercato di non pensare, anche se ammetto non mi è riuscito del tutto, alle perplessità per il poi. già in principio non avevo intenzione di fermarmi qui, a questo impiego, ma forse non ero preparata a dover già volgere lo sguardo altrove. e non perché ci sia qualcosa che non vada sul lavoro, niente di più lontano. quello che davvero non va, che mi infastidisce ogni giorno di più, e che è assolutamente impossibile non notare, è quanto in realtà conti farsi benvolere dai propri superiori, piuttosto che spremersi le meningi ed impegnarsi per fare valere le proprie capacità e le proprie conoscenze. guidavo a strappi stasera tornando a casa, innervosita, quasi incredula a sentirmi riportare dalle colleghe tutta una serie di accadimenti che si sono verificati in mia assenza. solo in quattro giorni. che però sono bastati a togliermi il respiro quando è stato il momento di rituffarsi in tutta quell’aria viziata. e sorridere come niente fosse mi riesce sempre più difficile. io, che non sopporto le ingiustizie. io, che sebbene sembra mi lamenti all'inverosimile, zitta zitta ho sempre tenuto duro. non c'è più la voglia di prendersela per persone che non riescono ad andare oltre la superficie, oltre una parola detta a metà, oltre uno sguardo non-interpretato. non c'è più tutta quella voglia di far bene per emergere e farsi notare, poichè sono proprio loro a strappartela via di dosso, la volontà, pezzo a pezzo.  sto bene comunque.. ho recuperato energie. faccio buon viso a cattivo gioco e intanto sto a vedere.